DON EUGENIO, FUNERALI ALLE 15. I RICORDI DEI PARROCCHIANI DI VENDROGNO



VENDROGNO – Nel giorno dell’ultimo saluto a don Eugenio Vergottini (le esequie saranno celebrate nel pomeriggio alle 15 nella Chiesa di San Lorenzo Martire), la memoria corre al ricordo di questo sacerdote, prima di tutto un uomo sincero e saggio.



Nella Muggiasca, don Eugenio ha sempre vissuto senza fare distinzione tra credenti, praticanti, atei o appartenenti ad altre religioni, per lui erano tutti uguali. Era “il don”, uno del paese.

Alcuni parrocchiani ci hanno inviato un saluto, un ricordo, un pensiero per don Eugenio, che riportiamo di seguito.

“Ciao don, che dire di te? Sapevi accogliere sempre tutti a braccia aperte, felice di vederci anche se solo per pochi giorni all’anno, quando salivamo a Vendrogno per qualche giorno di riposo. Ti circondavi di bimbi, li accoglievi al servizio all’altare anche se avevano solo pochi anni e rischiavano di fare più danni, poi ne ridevi bonariamente, lasciando dentro di loro – e di noi- semi di bontà e di speranza, che negli anni stanno crescendo e dando frutto. Alla fine, sai, hai sempre avuto ragione tu, quando chiedevi se “per andare di qua si va di là….” Grazie don, grazie di tutto quello che hai fatto per tutti noi. Sarà impossibili dimenticarti”.
Lucia, Max, Michela e Gabriele

“Domanda: ‘con cosa fanno colazione i preti?’ Risposta: ‘con il lat(t)ino’. Questa è una delle tante battute che don Eugenio ci diceva per infonderci allegria. In noi resterà sempre il ricordo di una persona cordiale, solare, intelligente, con un occhio di riguardo per noi giovani. In noi resterà sempre il ricordo di un grande uomo che ci ha accompagnato per gran parte della nostra vita”.
Fabio, Carlo e Maria

“Don Eugenio Vergottini, un uomo, un prete, un vero pastore, un amico di tutti, credenti e non credenti. Nei momenti difficili senza cercarlo ti era vicino con il suo silenzio, ti guardava negli occhi, ti stringeva la mano ed era come se una scossa ti scuotesse ed una carica di forza, coraggio e di speranza ti invadesse. Questo è stato per me e per la mia famiglia Don Eugenio: l’amico che ascolta, consiglia ma non giudica.
All’annuncio della sua morte una morsa mi ha stretto il cuore e lacrime copiose mi sono scorse sul viso. Ho chiuso gli occhi e me lo sono rivisto davanti sereno e sorridente, allora ho capito che non dovevo piangere ma essere contenta per lui che finalmente aveva raggiunto quella Vita nuova nella quale tanto credeva e sperava, sereno accanto alla Vergine Addolorata alla quale era tanto devoto.
Mi piace pensarti così Don, e sono sicura che dall’alto continuerai ad esserci vicino, ad indicarci la via, a pregare per noi. Ringrazierò sempre Dio di avermi dato la possibilità di incontrarti, apprezzarti e volerti bene. Pregherò per te, sentirò la tua mancanza, ti penserò ma non piangerò sulla tua tomba: ecco perché oggi non ti dico addio ma… arrivederci”.
Marisa

“È la nostra ora più buia. Un’ora buia che avvolge tutta la comunità, che penetra negli animi di tutti noi e li trafigge.
Lo sgomento lo si vede anche in paese, negli occhi di chi si incrocia per strada: sconforto, desolazione, tristezza, vuoto. Alcuni scambiano parole già dalle prime ore dell’alba, come se sentir pronunciare anche da altri il nostro stesso dolore e condividerlo ci permetta di lenirlo, dentro i nostri cuori.
La notizia della tua dipartita ci arriva nella serata di sabato, e da lì prende avvio un fenomeno meraviglioso: inizia uno scambio di messaggi, sia in privato che sui social media. Coinvolge tutti, persone di generazioni diverse. Nonni e nipoti, figli e genitori, amici di vecchia data, alcuni rimasti in contatto e tutt’ora uniti, altri persi di vista da tempo, residenti e villeggianti, anziani, adulti, giovani, adolescenti: Vendrognesi. Abbiamo iniziato a scambiarci ricordi, a narrare episodi di vita, a condividere pensieri. Le tue foto sono apparse ovunque sui social media, accompagnate da dolci frasi in tuo ricordo e da tanti immensi grazie, che racchiudono per ognuno di noi un significato profondo.
La tua morte, Don Eugenio, non poteva far altro che questo: riunirci. È quello che hai fatto durante tutta la tua vita: ci hai uniti, sempre. Così oggi non potevamo fare altro che ritrovarci e fondere le nostre voci in un unico immenso e commosso compianto. Le nostre vite hanno preso forme e pieghe diverse, alcuni di noi sono rimasti a vivere a Vendrogno, altri si sono spostati. Alcuni che erano soliti venire in villeggiatura hanno smesso di farlo, alcuni di tanto in tanto tornano. Eppure, nella giornata di oggi, tutte le nostre vite si sono messe in pausa e siamo tornati tutti indietro, con la mente e con il cuore, agli anni più belli che abbiamo trascorso a Vendrogno, con te e tutti noi insieme. Abbiamo fatto un viaggio nel tempo, tenendoci per mano, e tornando ad essere chi bambino, chi adolescente, chi giovane adulto a Vendrogno.
I ricordi che ci legano a te sono per alcuni di noi molto simili e per altri molto diversi, a seconda di chi siamo e di quanti e quali momenti abbiamo condiviso con te. Ma ognuno di noi ha indubbiamente tratto da quei momenti preziosi insegnamenti che si porta dentro tutt’ora, e che hanno contribuito a renderci le persone che siamo oggi. Hai sempre avuto una parola per ognuno di noi, sempre giusta, sempre pronunciata su misura. Hai sempre avuto un debole per i piccoli e i giovani e ci hai donato tutto te stesso. Hai guidato la nostra crescita prima e la nostra maturità dopo, arricchendoci di insegnamenti che forse solo a posteriori ci siamo accorti di aver ricevuto. Forse non lo sappiamo ancora, ma avremmo bisogno delle tue parole e dei tuoi insegnamenti sempre, oggi e in futuro.
Domani le nostre vite riprenderanno e faranno il loro corso, ma ognuno di noi conserverà forte nel cuore il tuo ricordo e l’insegnamento principale che ci hai lasciato, ovvero che non importa chi siamo o cosa facciamo, c’è sempre posto per noi e per tutti, nel rispetto reciproco, nella gioia e nella serenità, nella vicinanza al prossimo e nell’attenzione a chi ha bisogno del nostro aiuto, grande o piccolo che sia, purché venga dal cuore.
Alla tua meravigliosa famiglia mancherai immensamente, ma oggi siamo tutti la tua Famiglia, la tua Comunità. Ti ricorderemo con sincero affetto. Oggi ci hai insegnato che non importa quanto lontani siamo e quanta differenza di anni ci sia tra noi, siamo comunque capaci di essere tutti profondamente vicini l’un l’altro. Sappiamo che continuerai a guardarci anche dall’alto, quindi ti preghiamo di non smettere di darci insegnamenti.
Fai buon viaggio Don, ti auguriamo che sia come l’hai immaginato per tutta la vita”
Elisa

“Ciao don, numerosi e indelebili sono i momenti trascorsi con te, ti vogliamo ricordare in particolare quando venivi nel nostro giardino per bere un ‘cafferino’. Con la tua presenza, le tue parole significative e la tua battuta sempre scherzosa ci trasmettevi tranquillità e serenità. Sarai sempre nei nostri cuori”. Renzo e famiglia

“Ci mancherà tanto la simpatia e la disponibilità di don Eugenio, attento ai bisogni di tutti e, in particolare, dei più piccoli. Ha saputo aggregare i giovani e gli anziani di Vendrogno in una grande comunità on solo nella fede ma anche in amicizia”.
Giacomina

I. B.

 

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