TOPONOMASTICA INTROBIESE: IL PRETORIO, I SANTI E I BENEFATTORI



INTROBIO- Dove sorgeva in passato l’antico palazzo del Pretorio ad Introbio c’è oggi la piazza che porta il medesimo nome, collegata con piazza Arrigoni da via del Pretorio, omonimia che coinvolge anche la ex contrada. 

Altra strada introbiese è via IV novembre in ricordo della fine della prima guerra mondiale, e non poteva mancare via Roma che come da decreto fu istituita negli anni ‘30 quando divenne obbligatorio che ce ne fosse una in ogni località italiana.

Non molto chiaro il perché del nome “via Rotta”. Forse si fa riferimento ad una apertura nel perimetro del paese. Chiaro invece il significato di via S. Antonio dedicata a S. Antonio di Padova prendendo spunto dall’immagine nella cappellina sotto i giardini di villa Migliavacca dove la strada sbocca.

La strada che porta alla via crucis che conduce alla chiesa di S. Michele è via Santa Caterina, poi rimanendo in ambito religioso, abbiamo piazza del sagrato davanti alla chiesa parrocchiale.

L’antica piazza del mercato è piazza dottor Giovanni Battista Scotti, dedicata al medico introbiese che alla sua morte nel 1828 rese suoi eredi i poveri di Introbio. La piazza fu spazzata via nella piena del torrente Acquaduro nel 1938.

Trovano spazio nello stradario introbiese anche altri personaggi del paese come lo scultore Tantardini o il frate Sebastiano morto di peste il 14 giugno 1630.

F. M.

*Informazioni tratte dal volume “Introbio una comunità parrocchiale nei secoli”

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