ARTE E RELIGIONE: IL SAN ROCCO DI GIANFRANCO COMBI 3° AL CONCORSO NAZIONALE. ARRICCHIRÀ LA PINACOTECA NEL CASERTANO



MIASINO (NO) – L’opera del pittore Gianfranco Combi in rappresentanza della parrocchia di San Giorgio Martire in Cremeno si classifica al terzo posto alla seconda edizione del concorso nazionale Un dipinto per San Rocco. Sabato 29 maggio la bella e significativa manifestazione nazionale organizzata dall’associazione europea amici di San Rocco, in onore del santo pellegrino di Montpellier, anche se con le restrizioni e le cautele del momento.

Quest’anno la manifestazione di spiritualità e devozione è stata ospitata dal Comune di Miasino in provincia di Novara, borgo dove il santo è patrono. In concomitanza si è svolto il 2° concorso nazionale di pittura sacra per San Rocco. Alla mostra allestita in Villa Nigra a Miasino hanno partecipato 18 artisti da tutta Italia presentando i loro lavori che raffigurano il santo di Montpellier.

Dopo la messa celebrata da don Pierluigi Grossi, parroco di Miasino, la premiazione del concorso: primo posto è stato assegnato all’opera dell’artista calabrese ma da anni residente a Gattinara (Vc), Saverio Genise. L’opera raffigura il santo intento a curare gli ammalati di peste. Seconda classificata Elena Spaziani da Sora (Fr), terzo classificato Gianfranco Combi da Cassina Valsassina (Lc). Alla premiazione presente anche il sindaco di Cremeno Pierluigi Invernizzi.

Fratel Costantino, responsabile dell’Associazione Europea Amici di San Rocco ha ringraziato le autorità civili presenti e gli artisti che hanno aderito all’iniziativa e presenti alla premiazione. Ha poi comunicato che i 18 dipinti saranno ora collocati nella nascente pinacoteca nazionale dedicata a San Rocco nella comunità di Falciano del Massico (Ce) , dove tutti gli amici di San Rocco, i devoti del santo e gli appassionati d’arte potranno ammirarne le bellezze che ritraggono il virologo di Dio.

Oltra tremila sono le chiese a lui intitolate in Italia e oltre 1889 comuni hanno come patrono il Santo.

III posto Gianfranco Combi

San Rocco non è un privilegiato ma invitato come tutti a partecipare alla bellezza di Dio: la differenza è che lui ha accettato l’invito. San Rocco è un convertito, un testimone ed un camminatore nel cuore della storia e della nostra Italia. Il suo esempio spinge anche noi a riscoprire l’identità cristiana del pellegrino. San Rocco, canto della misericordia come esperienza che abbraccia la vita, spesa totalmente per il prossimo, piegandosi sulle debolezze altrui per sanare ogni tipo di piaga. Come buon samaritano si è sporcato le mani al suo tempo con gli appestati. Ora lo fa dal cielo proteggendoli dal Covid-19.

 

 

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