PASTURO – Cerimonia di premiazione, al cineteatro di Pasturo nell’osservanza delle norme anti Covid, per la quinta edizione del Premio Internazionale “Per troppa vita che ho nel sangue” dedicavo ad Antonia Pozzi, ideato dalla poetessa Caterina Silvia Fiore col patrocinio del Comune di Pasturo e del Comune di Roseto degli Abruzzi.
Molte le sezioni in gara, moltissimi i partecipanti al concorso, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, e numerosi i riconoscimenti. La targa Antonia Pozzi per la sezione saggistica è stata assegnata a Giulia Di Stefano (Torino) con l’opera dal titolo “Sconfinare senza traccia”, un lavoro molto curato, corredato da note esplicative e riferimenti puntuali, degno di essere premiato.
Il prestigioso riconoscimento della Rosa d’argento, simbolo del Comune di Roseto degli Abruzzi, quest’anno è stato assegnato ad Andrea Ferazzoli (Padova) per il racconto “Biglia bianca”. Questa la motivazione redatta dal giurato Lorena Marcelli, rappresentante al premio per il Comune di Roseto degli Abruzzi e colei che ha consegnato la Rosa d’Argento: “Il tema della diversità e della bellezza che si cela dietro qualcosa che non assomiglia a niente altro, e si distingue proprio per questo motivo, fa di Biglia bianca un racconto di rara delicatezza e unicità. L’idea di rappresentare qualcosa di unico in maniera leggera e quasi ingenua è geniale. A volte bisognerebbe solo essere in grado di capire che essere ‘diversi’ può essere davvero la sola salvezza”.
Per ogni sezione sono stati assegnate alcune menzioni d’onore e premiati i primi tre classificati.
A seguire i vincitori delle varie sezioni in gara:
Carmela Laratta (Crotone) con la silloge “E il natale si raggomitolò”
Valerio Di Paolo (Scafa – PE) con la poesia “25 dicembre 2019”
Gabriella Tomasino (Verona) con la poesia in vernacolo “Accussì luntano”
Licia Allara (Cascais – Portogallo) con il romanzo “In nome del figlio”
Marco Amedeo (Chieri – TO) con il racconto “Antonia deve morire”
Luciano Giovannini (Roma) con la video poesia “La morna del gabbiano ferito”
L’edizione 2021, pur con tutti i problemi legati al contingentamento causa disposizioni di sicurezza anti Covid, ha avuto un ottimo riscontro; gli autori premiati e i loro accompagnatori sono rimasti piacevolmente colpiti anche da una cerimonia di premiazione strutturalmente diversa rispetto alle premiazioni alle quali sono soliti presenziare. Infatti, alla gioia di poter ritirare il premio, si è unita la possibilità, soprattutto per chi non aveva avuto ancora l’opportunità di conoscere Antonia Pozzi, di visitare i luoghi e la casa della poetessa, per meglio avvicinarsi alla sua scrittura e alla sua vita.
Ospiti in questa edizione sono stati l’attrice di teatro Lucia Menapace e il maestro Alberto Sgrò, che ha accompagnato le letture con brani di sua creazione che ben si armonizzavano con i testi delle poesie pozziane.