MILANO – “Una bella Messa stamattina, ma ora è tempo di vacanza in montagna con l’oratorio. Brentonico, stiamo arrivando!”.

Così don Graziano Gianola ieri nel celebrare la funzione prima della partenza verso il Trentino con i suoi ragazzi della Bovisa.

Il sacerdote premanese era vicario della Pastorale giovanile nella C.P. “Gesù Buon Pastore”, a Milano.

Con un gruppo di ragazzi dell’oratorio del popolare quartiere meneghino aveva raggiunto il Monte Baldo dove oggi una escursione sul “Sentiero dei bess” (le vipere, nel dialetto locale) gli è stata purtroppo fatale.

“Ha ragione S. Paolo – concludeva l’omelia del prete 47enne originario di Premana -: quando hai la pace nel cuore, quando Dio lo senti vicino, nonostante le fatiche della vita, non ci sarà nulla che potrà separarci dall’amore di Cristo! Potranno capitare tante cose, anche negative, ma ti sarà data sempre la possibilità di scegliere come abitarle. Con rabbia e risentimento o con la pace? Se hai vinto su te stesso o comunque ci stai lavorando, le parole del finale del Vangelo, le sentirai a te vicine!”.

Parole significative, di un prete straordinario. Immensamente innamorato della sua vocazione, del lavoro con i giovani e pure delle montagne da dove veniva e non solo di quelle.

Proprio percorrendo un monte distante da qui, a 1.500 metri di quota, ha trovato purtroppo la morte. Lasciando però ricordi splendidi in chi ha avuto la fortuna di incontrarlo.
E anche un libro: “Guariti da Gesù“.

Nato 47 anni fa, era parte di una famiglia numerosissima: il papà Nicola è scomparso anni fa, la mamma Marcellina è vivente e i figli complessivamente sono ben 10: cinque maschi e altrettante femmine.

RedPre