BARZIO – Un chilometro e mezzo di asfalto, un tornante, due rotatorie, un parcheggio multipiano e un ponte. Sarà questa la nuova strada di collegamento tra la provinciale e la funivia per i Piani di Bobbio. Il Comune di Barzio ha approvato il 6 agosto lo studio di fattibilità che l’ingegner Luigi Bernardi ha consegnato allo studio tecnico di Palazzo Manzoni lo scorso 21 maggio 2021.
Dopo tre mesi di sosta nei cassetti comunali la giunta comprendente il sindaco Giovanni Arrigoni Battaia, il vice sindaco Paolo Bianchi e l’assessore Giovanna Piloni, approva e rende quindi pubblica l’opera strategica che ambisce a risolvere i problemi viabilistici della perla della Valsassina.
Nel dettaglio la nuova infrastruttura prevede l'”allargamento strada esistente via per Introbio con adeguamento incrocio via Bergamini e realizzazione nuovo tratto di strada su tracciato indicativo previsto nel p.g.t. fino al collegamento all’attuale parcheggio presso il piazzale della funivia Barzio-Bobbio situato al termine della via Sant’Eustachio“.
Avrà una lunghezza complessiva di 1.466,50 metri con quota di partenza a 754 metri s.l.m. (dal tornante della Fola) e quota d’arrivo a 798 metri s.l.m. (in località ‘la Piazza’) e sarà compreso un ponte da 12 metri. Le due rotatorie avranno raggio interno di 5 metri ed esterno di 13 metri. Il costo complessivo dell’opera stimato in 5.600.000 euro.
Il parcheggio in località Campiano sarà a raso multipiano e avrà 211 posti auto in superfice, altrettanti almeno nei piani sottostanti.
“Le soluzioni tecniche individuate dal presente studio – spiega la relazione tecnica – sono tali da garantire un valido ed equilibrato rapporto tra tracciato e luoghi interessati e tengono in assoluta considerazione la salvaguardia e il rispetto del territorio minimizzandone l’impatto e valorizzandone gli scorci panoramici. L’inquinamento e i disturbi ambientali saranno prodotti solamente in fase realizzativa“.
L’opera è intesa come Patto Territoriale e intende “attuare il progetto strategico per il territorio dell’intera Valsassina e riguardante l’integrazione dei comprensori sciistici Piani di Bobbio-Valtorta e Piani di Artavaggio. Intervento complesso, già pianificato a livello di strumenti urbanistici da oltre 15 anni, che non ha trovato completa attuazione a causa di carenza di risorse e di difficoltà di concertazione sull’attuazione del progetto” (qui l’esclusiva di VN del settembre 2014).
“Nel mese di febbraio 2021 – si legge nella documentazione – si è avviato il confronto territoriale con i rappresentanti dei Comuni dell’Altopiano e di Valtorta (Bg) ed il 23 aprile 2021 è stato realizzato il Tavolo Concertativo ove si è condivisa la volontà di candidatura del Patto Territoriale, presentate le linee guida regionali per la candidatura del Patto Territoriale, individuata la strategia d’intervento ed il relativo Programma d’intervento, inoltre nei mesi di marzo ed aprile 2021 sono stati, anche, realizzati incontri con ITB – Industrie [sic] Turistiche Barziesi, in quanto soggetto gestore e comproprietario del comprensorio sciistico dei Piani di Bobbio e soggetto gestore dei Piani di Artavaggio”.
Mossi i primi passi a febbraio e con la consegna il 21 maggio scorso si può dire che siano state letteralmente bruciate le tappe per giungere al più presto a qualcosa di concreto. Poi un inspiegabile stop ed infine, alle porte di ferragosto, l’approvazione e la necessaria resa pubblica del progetto.
Cesare Canepari