PROVINCIA, PASSONI A INTROBIO PER ESSERE “LA VOCE DEI COMUNI”. AD ASCOLTARLO PERÒ SOLO UN PUGNO DI AMMINISTRATORI



INTROBIO – Presentazione valsassinese per la lista del Partito Democratico in vista delle elezioni provinciali di sabato. Al di là dell’appuntamento alle urne, l’incontro si è rivelato una costruttiva occasione di confronto tra amministratori locali sia sulle strategie future sia sulle difficoltà da superare nella gestione di un Comune. Appuntamento tuttavia disertato dalla stragrande maggioranza della politica locale.

Se infatti in occasione della presentazione della candidata presidente del centrodestra era più facile notare le assenze, dell’incontro di ieri sera a Villa Migliavacca di Introbio si possono tranquillamente elencare i presenti. Otto candidati e sette amministratori locali (rappresentanti di Ballabio, Cortenova, Cremeno, Introbio, Pasturo e Primaluna).

A fare gli onori di casa il vicesindaco di Introbio Fabio Brini e il consigliere comunale Elio Spotti, consigliere provinciale uscente e di nuovo in corsa per rappresentare la Valsassina nella squadra di centrosinistra. “I grandi numeri non arrivano dalla Valle ma nonostante questo non faremo mancare il sostegno ad un candidato introbiese che sicuramente poterà in Provincia le nostre problematiche” le parole di Brini. “In Provincia mi sono sentito a casa – ha raccontato Spotti – quindi con entusiasmo ho deciso di ripresentarmi. Si è trattato di qualcosa di nuovo, nuovi stimoli dopo tre legislature nella maggioranza comunale”.

Protagonista dell’incontro il candidato PD alla presidenza di Villa Locatelli, Marco Passoni, sindaco di Olginate, che sulla composizione della sua lista ha sottolineato il principio territoriale. “Con un territorio molto variegato abbiamo voluto  candidati rappresentativi di tutti i circondari. Pesano tutti allo stesso modo e alla Provincia spetterà il compito di fare da collante tra tutti”.

Secondo Passoni, “la Provincia deve uscire da discorsi su deleghe e criteri. Deve piuttosto accompagnare i piccoli comuni, essere punto di riferimento, coordinamento e regia su progetti di più ampio respiro. Una Provincia che non sia solo Casa dei Comuni ma si faccia anche Voce dei Comuni“.

Non poteva mancare il tema Olimpiadi, “per le quali il nostro territorio non può essere solo oggetto di infrastrutture, ovvero strade per portare la gente in Valtellina, ma da cui si deve riuscire a cogliere l’occasione per il definitivo passo avanti sotto l’aspetto turistico e culturale”.

Passoni ha quindi rimarcato i dieci punti programmatici e ha motivato la bontà della scelta di non proseguire nell’alleanza col centrodestra che aveva caratterizzato il biennio Usuelli. “Negli ultimi anni abbiamo raggiunto sempre accordi al ribasso, il confronto tra due forze distinte permetterà invece di ottenere il meglio”. Una rottura che ha permesso di guardare a sinistra del PD, prova ne è la candidatura del sindaco di Dolzago Paolo Lanfranchi, anche lui presente a Introbio. Unico esponente di sinistra nel consiglio provinciale uscente, il brianzolo si è trovato ad essere anche l’unico consigliere di minoranza.

Reazione contrapposta è stata quella dei “civici”, capitanati dall’ex senatore Antonio Rusconi, e rappresentati in Valsassina da Mauro Artusi e Guido Agostoni, rispettivamente sindaco di Primaluna ed esponente di maggioranza a Pasturo. “La nostra sensibilità è decisamente più vicina alla vostra – ha spiegato Agostoni ai presenti – e la preferenza sul presidente andrà senza dubbio a Passoni”. La lista, che non esprime un candidato alla presidenza, ha però i propri nomi per il consiglio ed è scontato dunque che lo stesso sostegno dichiarato per Passoni non varrà per Spotti.

Più tecnico l’intervento di Artusi che da Passoni ha ottenuto un’attenzione prioritaria alla tangenziale di Primaluna nella sua interezza, evitando che una bretella a metà sposti solo il problema di qualche chilometro.

Tema viabilità portato all’attenzione anche da Marco Combi, consigliere di minoranza a Cremeno. Nello specifico è stata richiesta una sistemazione definitiva per la SP64 della Culmine e un ruolo più incisivo della Provincia nell’esigere lo sgombero della neve dai marciapiedi delle strade di competenza. Discorso a parte poi per i mezzi pubblici, istanze spesso inascoltate dalla agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del bacino di Como, Lecco e Varese, all’interno della quale la Valsassina è periferia di una già periferica area lecchese.

Un ruolo di accompagnamento per i Comuni lo ha chiesto al candidato presidente il vicesindaco di Cortenova Marco Selva, evidenziando le difficoltà nel reperire segretari comunali, agenti di polizia locale ma soprattutto personale dipendente per gli uffici, spesso sottodimensionati e di conseguenza privi di competenze in specifici settori.

Al di là delle casacche e delle tessere di partito dunque, i pochi presenti hanno partecipato a un incontro tra amministratori che lo stesso Passoni si augura di poter “istituzionalizzare” sull’esempio delle conferenze dei sindaci già sperimentate in Brianza.

Cesare Canepari

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