CREMENO VOTA UN BILANCIO ‘DI CONSERVAZIONE’. POSTE E VILLA CARNEVALI UN COSTO? “OFFRIAMO SERVIZI, NON FACCIAMO BUSINESS”



CREMENO – Consiglio comunale sul Bilancio triennale per l’amministrazione di Cremeno, senza particolari novità per i cittadini. Innanzitutto restano invariate le varie aliquote con l’Irpef, dalla quale si prevede un introito attorno agli 80mila euro, e Imu, che potenzialmente garantirebbe al Comune 2.800.000 euro di gettito ma sulla quale insiste “la garrota che a poco a poco ci strangola” del Fondo di Solidarietà il quale trattiene alle casse cremenesi 1.300.000 euro. Di “garrota” ha parlato proprio il sindaco Pier Luigi Invernizzi che ha ribadito come il Fondo sia “una tassa ingiusta che grava sui comuni turistici. Criticità costantemente segnalata a livello politico ma ad oggi non si è ottenuto alcun risultato. Noi restiamo fortemente penalizzati, questi nostri soldi finiscono in un calderone e dove vanno non si sa”. Posizione sottoscritta da tutta l’assemblea.

Parlando di opere pubbliche il primo cittadino ha informato di essere in contatto con il Ministero per sbloccare un contributo per realizzare una rotatoria sulla Provinciale, all’incrocio con via Noccoli, a completamento di quanto già fatto col marciapiede di via Ingegner Combi. Diversamente, non si trovano ancora i circa 100.000 euro necessari alla stesura del Pgt.

Bilancio di previsione triennale approvato con i pareri contrari dei consiglieri di minoranza. Il gruppo ‘La Voce‘, oltre a ritenere che con una diversa scelta di spesa pubblica si sarebbe potuta tagliare l’Irpef, ha posto attenzione sugli sprechi portando come esempio i canoni di utilizzo di beni del Comune da parti di terzi. È il caso del centro sportivo Pian del Sole, “700 euro annuali vengono tranquillamente recuperati dal gestore in una normale giornata estiva” ha sostenuto Paolo Terzaghi, o dell’ufficio postale di Maggio ceduto per un fitto di “solo 450 euro annuali”.

Risposta dal sindaco sul centro sportivo, “una volta terminata la riqualificazione in atto i canoni saranno ricalcolati”, e dall’assessore Gerardo Arrigoni in merito alle Poste: “La loro intenzione era di andarsene, non c’era margine di trattativa. Li abbiamo convinti a restare solo grazie a un canone simbolico, il Comune sarà in perdita con le spese del locale ma è comunque un servizio offerto alla comunità di Maggio”.

Discorso simile portato avanti da Terzaghi anche per Villa Carnevali di Maggio, a cui hanno replicato con una provocazione sindaco e vicesindaco: “Se la Villa costa troppo potremmo provare a venderla, ci mettiamo in cassa forse 300.000 euro ma poi dovremo cercare altri spazi per la biblioteca, per la sede della Protezione civile, per uno spazio di rappresentanza, pagando un affitto ogni volta che ci servisse una sala civica. Il Comune non deve sprecare denaro, ma nemmeno fare business” la conclusione del confronto, con la minoranza disponibile a portare altri contributi.

C.C.

 

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