LECCO – Vittime del presunto stalking la figlia e le nipoti della ex sindaca di un paese del nostro territorio. Alla sbarra, per episodi che sarebbero durati ben cinque anni, un 50enne bellanese.
Secondo l’accusa formulata in tribunale a Lecco, l’uomo avrebbe maltrattato moglie e due figlie in giovane età e per questo ne è stata chiesta la condanna a otto mesi di reclusione. Tra il 2011 e il 2016, il marito e padre avrebbe iniziato lo stalking a base di pedinamenti, insulti e altro, dopo che era partito il percorso della separazione legale dalla moglie.
Nella lunga udienza andata in scena lunedì in corso Promessi Sposi sono stati ricostruiti gli episodi, con le testimonianze tra gli altri dei carabinieri di Bellano. Il PM Mattia Mascaro ha sintetizzato i fatti contestati di maggiore gravità, sottolineando come questi siano stati reiterati in un arco temporale prolungato; al termine della ricostruzione ha chiesto la condanna a otto mesi per il cinquantenne.
L’avvocatessa Alessandra Carsana, legale della ex moglie costituitasi parte civile nel processo ha a sua volta riassunto i passaggi più tesi della vicenda, associandosi alla richiesta avanzata dal Pubblico Ministero. Dalla parte opposta, il difensore dell’imputato Marco Rigamonti ha affermato che al contrario il suo assistito sarebbe stato vittima di un “sistema” messo a punto dalla sua ex famiglia – segnalando che oltretutto al padre è impedito di vedere le proprie figlie, e ne ha conseguentemente chiesto l’assoluzione al termine di una arringa durata tre ore.
RedGiu