BARZIO – Sparisce il vincolo dell’uso civico su una vasta parte dei terreni di Bobbio. La decisione dell’amministrazione Arrigoni Battaia è collegata alla installazione di un piccolo chiosco, e se la struttura per il ristoro spaventa i rifugisti, gli oltre 370mila metri quadrati “sgravati” sembrano delineare un altro duro colpo agli strumenti di tutela del territorio.
Con Delibera di Giunta il Comune di Barzio ha dato avvio alla procedura per mutare di destinazione alcuni terreni comunali ai Piani di Bobbio gravati da uso civico. L’atto dà così il via libera alla società Itb per realizzare nella “area bob” un parco ludico e un chiosco attrezzato per il ristoro, manufatto amovibile e temporaneo pensato per l’attività estiva, seppur dotato di servizi igienici disponibili anche nel periodo invernale.
L’idea però di una nuova e ulteriore struttura per servire cibo e bevande ha scatenato il malumore dei rifugisti della località sciistica che si starebbero organizzando per mostrare concretamente la loro contrarietà.
Oltre all’aspetto prettamente economico e commerciale, a preoccupare la comunità barziese è la vastità dell’area sottoposta allo sgravio. Il procedimento infatti elimina i diritti di uso civico su tre mappali di superficie amplissima: relativamente, 209.245 mq per il mappale 4694 che si estende dal laghetto alla strada agro silvo pastorale, sino alla valle della Bobbia sul confine con la località Pequeno; 161.865 mq per il mappale 3763 che dalla stazione a monte della funivia lambisce il centro fondo e la chiesetta; e 3.375 mq per il mappale 3763, ovvero i paraggi della stazione della funivia.
Un’area decisamente superiore a quella necessaria per il parco e il chioschetto, e pure senza relazioni con i piani di ampliamento del bacino idrico per l’innevamento programmato e dell’annunciata nuova seggiovia “Ongania”. Se ne deduce dunque una decisione politica, e lecita, della Giunta barziese, procedendo sullo sgravio dell’intero mappale piuttosto che frazionare l’area destinata all’intervento.
C.C.
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