PREMANA – Un solo paese valsassinese, ma (forse) con una pluralità insolita di candidati. Si parla di elezioni amministrative, che questa primavera in provincia di Lecco si terranno solamente a Ello e Missaglia e, dalle parti nostre. a Premana.
Dove a sorpresa potrebbero essere ben tre le forze in campo (contro le due sole liste in lizza nel 2017). Oppure ancora due, ma non necessariamente le stesse di 5 anni fa.
Andiamo con ordine: la sindaca uscente Elide Codega ha annunciato tempo fa la volontà di non ricandidarsi. Ma secondo informazioni in possesso della redazione di VN, l’intenzione potrebbe essere già rientrata e la prima cittadina sostenuta da cielle che nell’ultima tornata aveva “stracciato” la concorrenza dell’ex sindaco Caverio starebbe valutando di ricandidarsi. Voci parlano di un incontro conviviale nel quale sarebbe stato chiesto “pieno sostegno” al tentativo di un “Codega-bis” (ribaltando le indiscrezioni circolate fino a poco fa, che riportavano la ricerca di un nome nuovo, possibilmente giovane, per continuare il governo di ‘Progetto Premana‘).
Dall’altra parte, mancano certezze sulla prosecuzione dell’esperienza del gruppo sconfitto nel ’17, composto da amministratori esperti – accanto a Piero Caverio siedono in consiglio in minoranza Fabrizio Fazzini e Angelo Gianola – che se nelle urne hanno rimediato una pesante sconfitta (76% per l’avversaria), negli anni all’opposizione hanno lavorato intensamente all’insegna di interrogazioni, mozioni, interpellanze, ricorsi e pure qualche dossier sulle presunte mancanze del governo del paese.
Che ‘Di Nuovo Premana’ si riproponga è possibile, se con gli stessi volti è da valutare.
La sorpresa invece potrebbe arrivare… da sinistra. Centro-sinistra in realtà, ambiente nel quale sarebbero in corso incontri e riunioni per capire se vi sia spazio per una nuova avventura, dopo che a suo tempo Nicola Fazzini (vicino al PD) si era imposto battendo proprio l’area ciellina tornata poi a guidare il municipio, salvo “cadere” prematuramente – con tanto di commissariamento – a causa della vicenda delle centrali idroelettriche. Proprio nell’area degli alpigiani e in generale di chi a quella rivolta ha partecipato attivamente vi sarebbe l’intenzione di “saldare” movimentismo (ambientalista) e appunto schieramento politico antitetico al centro-destra.
Ma in un paese non enorme come questo, mettere in piedi più gruppi con decine di candidati non è e non sarà semplice e perfino qualche clamoroso “apparentamento” non andrebbe escluso.
Siamo ancora a livello di radio elezioni e anzi, a dirla tutta manca perfino una data certa per il voto amministrativo in tutta Italia. Ma certo, la prospettiva di una – potenzialissima – sfida a tre nel paese delle lame riaccende la passione politica. Prova ne sia che a Premana girano da tempo tanti nomi e parecchie voci.
Ai poster (elettorali) l’ardua sentenza su quante e da chi saranno le liste in competizione.
RedPol