BARZIO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino dell’altopiano nella quale si chiedono ulteriori spiegazioni a quanto il sindaco ha diffuso poche ore fa in merito alla querelle della cosiddetta ‘austostrada’ di Barzio. Per completezza con le parole del lettore, in copertina è proposta la Planimetria Generale del progetto firmato dall’ingegner Luigi Bernardi in cui si può osservare la pendenza costante al 7% del nuovo tratto.
Gentile direttore, ho letto con attenzione la nota del Comune di Barzio in cui viene fatta luce su una delle tante curiosità attorno alla nuova strada di collegamento con la partenza della funivia, una spiegazione utile che però porta con sé altri interrogativi.
Si parla di una “pendenza superiore del 25% e quindi irrealizzabile!” e di un “tracciato puramente indicativo”. Ciò che mi chiedo è, come si possono già conoscere le pendenze dell’ipotizzato e del nuovo tracciato se non vi sono progetti e i disegni noti sono puramente indicativi?
Ci tengo a precisare, da appassionato ciclista, che nemmeno il Mortirolo raggiunge pendenze del 25%.
E ancora, se quello su cui si dibatte è “un tracciato puramente indicativo”, era proprio necessario che ad occuparsene fosse un ingegnere esterno, un professionista che sarà stato remunerato per il suo impegno? Non poteva occuparsene l’ufficio tecnico del Comune senza gravare ulteriormente sulle spalle dei contribuenti?
Infine, qualificando l’operazione come un variante al Pgt, per esperienza personale con gli uffici regionali mi permetto di ricordare che la procedura di variante prevede la condivisione e il confronto pubblico per ogni tipo di modifica, e non sembra che questa direttiva stia venendo rispettata.
Augurandomi che anche questi dubbi vengano dissolti, saluto cordialmente.
U.C.
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