PRIMALUNA – La dedicazione originaria del Santuario mariano di Cortabbio era alla Natività della Madonna, mutata dal 1893 in quella di Maria Bambina. Lo testimonia un simulacro mariano posto in una nicchia sagomata ai piedi di una tela tardosecentesca nella prima cappella destra.
Si tratta di una statua di Maria Bambina costituita da una testa di neonata in cera su un corpo appena abbozzato e completamente rivestito di fasce, secondo l’uso del tempo. Le fasce e la cuffietta sono raffinate e sempre di pizzo. La statuetta è adagiata su una culla anch’essa rivestita di pizzo.
Prendendo spunto da ciò, mercoledì 31 agosto alle 21 al Santuario di Cortabbio, si parlerà della devozione di Maria Bambina in Valsassina e delle altre chiese dedicate alla Natività della Madonna. Verrà anche raccontata la storia del simulacro originale, di Maria Bambina, conservato nell’omonimo santuario di Milano.
L’immagine originale fu ben presto riprodotta e divulgata in tutta la diocesi ambrosiana, e specialmente in Brianza, dove era tradizione donare, come gesto di buon auspicio, alle giovani coppie di sposi una statuetta di Maria Bambina che veniva gelosamente custodita nelle case sotto una campana di vetro.