BARZIO – “I fondi per le olimpiadi non possono giustificare inutili stragi ambientali”, a ribadirlo sono ora oltre mille cittadini che hanno sottoscritto la petizione lanciata sul portale Change.org; a chiedere lo “stop alle olimpiadi del cemento” anche più di duecento firme sui moduli cartacei.
L’iniziativa si avvia così a raggiungere il simbolico traguardo di 1.349, il numero dei residenti di Barzio, sebbene possa già vantare il merito di aver smosso le acque fino in Regione Lombardia, come dimostrato dalla apertura dell’influente assessore alla Montagna Massimo Sertori a sedersi ad un tavolo di confronto.
I promotori dell’appello chiedono di ripensare il Patto Territoriale con Regione Lombardia sottoscritto dai quattro Comuni dell’Altopiano, dalla Comunità Montana e dalla Provincia di Lecco e che prevede una nuova strada di collegamento con la funivia per i Piani di Bobbio e ulteriori parcheggi in un’area naturale, quella di ‘Campiano’, su cui premono ambizioni edilizie.
“Siamo disponibili a portare il nostro contributo, con l’auspicio che possa rivelarsi un genuino momento di crescita per la nostra Comunità – hanno risposto i primi firmatari all’assessore valtellinese -. Tutela e salvaguardia dell’ambiente sono doveri ai quali un cittadino non può sottrarsi, per di più in luoghi dove sulle ricchezze concesse dalla natura si fonda la propria economia e si progetta il futuro. All’interno di scelte che segneranno irrimediabilmente il nostro territorio, dunque, la partecipazione civica è consapevole del suo ruolo: fare argine a speculazioni, evitare che da nuovo asfalto derivi ulteriore cemento, e ribadire che esiste sviluppo economico anche nella piena tutela e salvaguardia dell’ambiente”.
RedPol
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