ALTOPIANO – Cala la natalità, diminuisce la popolazione scolastica, e con ancor più velocità crolla nei quattro paesi dell’Altopiano il numero degli studenti che ricorre allo scuolabus. La congiuntura tra i dati Istat e gli aumenti dei costi del carburante fa tremare le borse dei Comuni di Barzio, Cassina, Cremeno e Moggio, una preoccupazione che i sindaci hanno dapprima esposto ai genitori in una riunione e successivamente rinforzato con una comunicazione.
A fine anno scolastico scadrà la convenzione con Arriva Italia per il trasporto scolastico verso la scuola primaria di Cassina e la secondaria di primo grado di Cremeno, l’occasione dunque è favorevole allo studio di una alternativa o, come pure ventilato, alla drastica decisione di rinunciare al servizio scuolabus.
“Analizzando i dati – scrivono i sindaci – visto che la diminuzione degli alunni iscritti (dovuta alla diminuzione della natalità) e di conseguenza dei fruitori del servizio, non porta ad una conseguente diminuzione dei costi, ma addirittura da un aumento degli stessi, questo potrebbe portare in futuro ad una insostenibilità economica del servizio da parte delle amministrazioni dell’altopiano. Le amministrazioni – prosegue la comunicazione – vogliono coinvolgere tutte le famiglie interessate e non, a suggerire delle proposte che consentano di contenere/ottimizzare i costi del servizio o di qualsiasi altra proposta, anche alternativa, per utilizzare al meglio queste risorse economiche”.
Ecco la comunicazione giunta alle famiglie:
RedAlt