CRANDOLA VALSASSINA – Serata da dimentica, quella di sabato a Vegno – frazione di Crandola dove intorno alle 17 è stata segnalata una violenta lite domestica.
Il sindaco Matteo Manzoni dichiara a VN che il fatto è avvenuto in una casa dove vive una famiglia di stranieri, “persone tranquille”. Il capofamiglia è un uomo di 65-70 anni, conosciuto in zona; un figlio di circa 45 anni, domiciliato a Bellano, si è recato a visitare i parenti. “Già noto per problemi di alcool – racconta Manzoni -, infatti non è il primo episodio del genere, litiga col padre e lo percuote con schiaffi e pugni”
I due finiscono fin sul terrazzo di casa, dove il figlio minaccia di gettare di sotto il genitore. “Nel frattempo – spiega il primo cittadino -, sia da parte mia sia da parte dei gestori di una vicina trattoria, vengono avvisati i Carabinieri“.
Sul posto giungono una pattuglia della Stazione di Bellano ed una da quella di Colico.
Arriva anche l’ambulanza della Croce Rossa di Premana che soccorre il padre e lo trasporta all’ospedale di Gravedona.
Successivamente, l’equipaggio di un secondo mezzo sanitario (del Soccorso Bellanese), con non poca difficoltà nel convincerlo a salire trasporta il figlio-aggressore al ‘Manzoni’ di Lecco in quanto questi, “contenuto” dai Carabinieri, non cessava di essere aggressivo.
Intorno alle 20 si conclude l’intervento. Mobilitata anche la Guardia Medica di Introbio per cercare di sedare l’aggressore, quest’ultima è sopraggiunta quando i militari dell’Arma erano già riusciti a convincere l’uomo ad affidarsi alle cure dei sanitari della seconda ambulanza.
Il sindaco è rimasto sul posto fino a fine intervento, in quanto poteva essere necessario un TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio).
Dallo stesso Manzoni il ringraziamento “al personale sanitario della CRI di Premana e del Soccorso Bellanese per la celerità e professionalità e ai Carabinieri intervenuti per la loro risolutezza ed umanità”.
RedCro