BARZIO – La celebrata ‘perla’ della Valsassina questa epifania 2023 è stata protagonista di un pienone come non se ne ricordano da tempo. Le automobili – tanto di sciatori quando di visitatori rimasti in paese – hanno letteralmente invaso il borgo riempiendo oltre ai parcheggi pubblici e privati anche spazi vietati e pure l’oratorio.
Indizi di “invasione” già di prima mattina al mercato del venerdì, con ben pochi posti auto riservati ai clienti degli ambulanti. Ad accompagnare la sensazione di abbandono lamentata dai commercianti anche l’assenza in loco del delegato di Confesercenti, il consigliere comunale che proprio a Barzio ha uno stallo e dal quale i colleghi si sarebbero attesi un po’ di attenzione per la categoria. Magari informando i media, tramite l’ufficio stampa del sindaco, dell’esistenza di una manciata di posti auto a disco orario.
Per quanto riguarda i veicoli in sosta vietata, all’ora di pranzo erano già numerose le automobili abbandonate su marciapiedi e bordostrada e gli agenti di Polizia Locale sono intervenuti con numerose contravvenzioni.
Capitolo prati: ai barziesi è tornato in mente lo slogan che ha accompagnato la campagna elettorale del sindaco Giovanni Arrigoni Battaia e della sua squadra, ovvero la tutela dei prati della Conca Rossa che non sarebbero mai stati adibiti a parcheggi per gli sciatori. A quasi quattro anni dal voto invece il problema non sembra risolto, né tantomeno pare esserci una soluzione all’orizzonte.
Frecciatine non si sono sprecate nemmeno in merito all’uso dell’oratorio, che in via eccezionale ha spalancato i cancelli alle automobili dei turisti. “Per i bambini è sempre chiuso ma per le auto apre” il commento caustico – tradotto dal dialetto – sulla bocca di tanti.
RedBar
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