PRIMALUNA – Un avvio di stagione così roboante, forse nemmeno lui il 19enne fondista di Primaluna in forza allo Sporting club Livigno Aksel Artusi se lo sarebbe aspettato. Invece il valsassinese ha superato ogni più rosea previsione, facendosi onore anche nelle prove di Coppa Europa – sin dalla gara d’esordio lo scorso 3 dicembre quando fu quarto a Santa Caterina Valfurva – e salendo successivamente sul gradino più basso del podio in Austria.
Il fresco bronzo messo al collo ai Campionati italiani Sprint Juniores Under 20 in Val di Fiemme a soli quattro piccoli centesimi dall’argento (l’anno scorso fu secondo, ndr) testimoniano fedelmente la sua crescita.
“È vero – dice Aksel – certo ho svolto la preparazione nei migliore di modi e sapevo di poter far bene; non nascondo comunque di essere andato ben oltre le aspettative, speriamo duri”.
Un inizio stratosferico ti ha regalato ottimi piazzamenti in coppa Europa senza contare gare tricolori e in coppa Italia…
“Come detto sono molto felice, anche se per raggiungere i miei obiettivi c’è ancora molto da pedalare”.
Partendo dai mondiali di categoria in programma in Canada dal 28 gennaio al 4 febbraio, cosa possiamo aspettarci?
“Voglio essere sincero, mi piacerebbe portare a casa una medaglia. Bene o male me la giocherò con gli avversari di Coppa Europa, non sarà facile ma intendo lottare per i primi posti”.
Arrivata la maglia azzurra, tante belle prestazioni, tuttavia il sogno nel cassetto è un altro.
“Anche se non bisogna montarsi la testa, inutile essere falsi – quando arrivi a certi livelli non ti accontenti di restare nel limbo. Quindi sogni l’esordio in Coppa del mondo e le Olimpiadi. Ecco, essere al via in Italia a Cortina 2024 non sarebbe male”.
Sei un tipo bello deciso – sicuro dei tuoi mezzi; peccato che talvolta questa virtù venga diciamo così “fraintesa”…
“Hai centrato in pieno il bersaglio; spesso accade che la gente ti qualifichi come sbruffone o arrogante. Però è sbagliato giudicare, puntare il dito, io come altri sono solo convinto di poter puntare in alto, se così non fosse beh sarebbe meglio restare a casa”.
Come ti sei avvicinato allo sci nordico?
“Grazie a mio nonno Angelo, ex atleta della Finanza e amico del mito Franco Nones e a mio padre Luca Artusi fondista a livello nazionale e attualmente mio allenatore a Livigno. Devo dire grazie a lui sia come padre che da tecnico: mi ha insegnato e mi sta insegnando parecchio, se sono arrivato sin qui molto dei meriti sono suoi”.
Tanta riconoscenza a lui dunque.
“Penso sia giusto, anzi pur essendo un allenatore di terzo livello per seguire me non ha potuto mirare in alto – ecco, riuscire un domani a raggiungere insieme la Coppa del mondo sarebbe fantastico”.
Due parole su Gianfranco Polvara.
“Anche se il mio punto di riferimento è l’ex fuoriclasse norvegese Peter Northug, di Gianfranco non posso che dire bene. Una persona molto capace e umile, non fa pesare il fatto che lui abbia partecipato a ben cinque Olimpiadi, mi spiace solo che in Valle si sono dimenticati di lui – credo invece soprattutto che la gente del luogo gli debba essere per sempre riconoscente visto quello che è stato capace di realizzare”.
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CHI “SI RICORDA” DEL CAMPIONE VALSASSINESE:
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Ok lo sci fondo, ma anche nello skiroll non va poi così malaccio…
“Si, ritengo che questo sport insieme al ciclismo sia importantissimo per tenersi svegli durante i tre mesi di stop. Mantenere l’abitudine alla competizione credo sia indispensabile, allenarsi seppur intensamente non è la stessa cosa, agonisticamente si rischia di perdere terreno rispetto agli altri e io ne so qualcosa – considerato che ho vinto in estate con i roller e sto continuando a farlo ora”.
Nelle ultime due stagioni hai messo in bacheca due bronzi e due argenti nel 2021 e un bronzo lo scorso anno ai mondiali Junior. Tanta roba.
“Si, è andata bene e continuerò a praticare lo skiroll anche in futuro, come accennato, per mantenere i muscoli caldi durante la pausa invernale. Se poi arrivano le medaglie, tanto di guadagnato”.
A proposito di bici asserivi che….
“Nulla, che non mi dispiacerebbe in futuro partecipare anche a qualche gara amatoriale, uno sport che ho sempre apprezzato. Vedremo se sarà possibile”.
E la scuola?
Frequento il quinto e ultimo anno all’Istituto Maria Ausiliatrice a Lecco al liceo delle Scienze umane; devo dire che sto andando abbastanza bene – e in futuro credo mi iscriverò all’università indirizzo Isef.
L’anno venturo potresti entrare a far parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro.
“Sarebbe bello: inizi ad avere uno stipendio e una serie di agevolazioni importanti rispetto a un club – speriamo di potercela fare.
Le tue distanze preferite?
“Inizialmente eccellevo nelle Sprint, ma ora anche nella 10 km ho dimostrato di andare forte; in linea di massima vorrei disputare tutte le prove e diventare uno sciatore completo – missione difficile ma non impossibile: è sempre questione di testa, staremo a vedere”.
Alessandro Montanelli