CFPA, MARCELLI: “È MANCATA UNA RIFLESSIONE CRITICA MA BUON LAVORO AL CDA DEL PRESIDENTE SILVERIJ”



Un plauso alla Provincia di Lecco per la diretta streaming del consiglio provinciale del 6 marzo che ha consentito al sottoscritto ed a tanti altri cittadini di vedere e ascoltare “in chiaro” gli interventi di cui all’o.d.g.

In qualità di ex presidente del CDA di APAF, ho seguito con attenzione gli interventi riservati al bilancio di previsione del 2023; per il rispetto del lavoro fatto dalle parti e per dovere di verità, devo porre l’attenzione sull’intervento di Francesco Silverij – attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione – laddove egli dichiara di “avere trovato gli accordi sindacali fermi al 2015”. Verosimilmente tale affermazione è il frutto di una imprecisa o errata ricostruzione degli eventi in quanto, per quello che conservo e ricordo, tre Accordi Sindacali sono stati sottoscritti in data 15 ottobre 2015, 5 aprile 2017, 29 maggio 2018 dai rappresentanti di APAF nella figura del Legale Rappresentante dell’Azienda, il Direttore Marco Cimino, dai delegati sindacali dei dipendenti trasferiti dalla Provincia di Lecco a partire dal 1° settembre 2010 e dei dipendenti con CCNL della Formazione Professionale, dal Segretario Generale CISL Scuola Monza Brianza Lecco e dal Segretario Generale Aggiunto CISL Scuola Monza Brianza Lecco.

Sorprende che il Direttore Marco Cimino, pronto a “correggere” il Presidente Silverij sulla questione “chiusura del ristorante Didaktico”, in qualità di primo firmatario degli accordi sindacali sopracitati e di legale rappresentante dell’azienda, non sia opportunamente intervenuto evitando al Presidente Silverij di affermare e attestare pubblicamente una notizia inesatta ovvero non veritiera.

Più che comprensibile la preoccupazione del Presidente Silverij che, in virtù della sua consolidata esperienza nella gestione di APAF, ha provveduto a illustrare il lavoro necessario per cercare di “sistemare” una situazione che in questi ultimi anni ha condizionato e condiziona ancora il CFPA.

Dopo le consistenti risorse pubbliche assorbite dal CFPA di APAF utilizzate in precedenza (anche per “giusto o ingiusto licenziamento” e quelle recenti per il reintegro del docente), il recupero di 31 mila € di rette non pagate, la revisione dei contratti di consulenza, i banchetti “in perdita che non si fanno piu’” e la cancellazione dei “voli pindarici” (espressione del Presidente) con la possibile aggiunta di altri 375.000 euro per la chiusura del Bilancio 2022, l’obiettivo dichiarato è quello di tornare al pareggio di bilancio con fondi propri cercando di eliminare tutti i fattori endogeni/esogeni generatori di criticità e affrontare l’altro fattore critico di totale importanza – in questo contesto – che è dato dal crollo delle iscrizioni (da 85 “primini” del 2015 e 79 del 2016 si è passati a 21 “primini” nel 2023 ovvero da 253 alunni del 2017 a 149 alunni nel 2023) che potrebbe determinare la necessità di rivedere l’organizzazione e l’attività formativa/extra-scolastica/gestionale del CFPA .

L’insieme di queste criticità, con i frequenti cambi di presidenti e di membri del CDA, avrebbero dovuto imporre una riflessione critica in merito alle scelte condivise con la continuità nelle responsabilità legali e gestionali dell’Azienda speciale codificate nell’Art 14 dello statuto di Apaf.

È vivamente auspicato che il Presidente Silverij, attento alla sostenibilità, alla serenità e alle possibili ulteriori opportunità, insieme con il nuovo CDA, con sano realismo e rigore sappia trovare le giuste misure per rilanciare il Centro di formazione professionale alberghiero di Casargo.

Ringraziando per lo spazio che vorrete dedicarmi
Distinti saluti

Nunzio Marcelli

 

 

 

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