CASARGO – Anche a Casargo si parla di C.E.R., Comunità Energetica Rinnovabile, e con il sindaco Antonio Pasquini viene resa nota l’intenzione del Comune di proporre un nuovo modello di sviluppo e utilizzo delle risorse più sostenibile. Tramite la costituzione di una comunità energetica, infatti, si vuole promuovere un meccanismo basato sulla produzione di energia rinnovabile in cui cittadino, impresa e Comune agiscono attivamente e in sinergia all’interno di un sistema sostenibile.
“Stiamo partecipando a un bando di Regione Lombardia che scade a fine mese – Ricorda Pasquini -. Parlare di comunità energetiche significa ridurre i costi e i consumi di energia tramite l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Abbiamo iniziato a discutere su questo tema già dal 2019 e ora esiste la possibilità di concretizzarlo se riusciamo a raggiungere più adesioni possibili al progetto. Non ci sono costi, non ci sono obblighi ma solo opportunità che derivano dalla condivisione di energia all’interno della comunità energetica”.
La zona interessata dalla C.E.R. sarebbe quella servita dalla cabina primaria che comprende, quindi, l’abitato di Casargo, il nucleo di Somadino, le frazioni di Narro, Indovero ed infine le località di Piazzo, Monte Basso e Giumello.
A illustrare i benefici e le caratteristiche del modello energetico, l’ingegnere premanese Mauro Spazzadeschi e Auore Dudka, dottoranda in Economic Sociology and Labour Studies all’Università di Milano.
“È importante capire come la comunità energetica sia un’opportunità e non qualcosa di vincolante – spiega Aurore Dudka -. Significa realizzare un legame sociale tra gli abitanti del paese per creare ricchezza e dare ai cittadini il potere di fare la propria energia in modo sostenibile. Inoltre, osserviamo nella gente che partecipa alla CER la tendenza a ridurre i propri consumi e ad essere attori più responsabili nella transizione energetica”.
Sul sito del Comune di Casargo, nella sezione “Costituzione di una comunità energetica rinnovabile”, è possibile compilare il modulo di preadesione con l’obiettivo di manifestare il proprio interesse in merito alla comunità energetica rinnovabile. Il sindaco invita caldamente i cittadini del paese ad aderire all’iniziativa proposta il prima possibile.
“Chi aderisce alla CER può essere anche un cittadino che non ha la possibilità di installare un fotovoltaico, non solo quindi un produttore – afferma l’ingegner Spadazzeschi -. Tramite questo modello, l’impianto permette all’energia che non è stata utilizzata dal producer di essere consumata da qualcun altro. Ciò porta vantaggi economici sia a chi dà, sia a chi riceve. In breve, più energia viene consumata all’interno della comunità, più essa viene incentivata”.
Sara Galluccio