LECCO – Lo scrittore e blogger Luca Rota, interviene sul ‘non’ dibattito generato attorno alle croci sui monti. Lo fa attraverso la sua pagina Facebook.
“Il grottesco ‘dibattito’ riguardo le croci sui monti – scrive Rota -, che in realtà tale non è visto che si sta dibattendo sul nulla, dimostra nuovamente (come se ce ne fosse bisogno!) che razza di paese rozzo e dissennato sia l’Italia su molte, troppe cose. La questione non è che c’è chi vuole mettere o togliere le croci dalle vette, ma che molti è sull’intelligenza e il buon senso che ci mettono una croce sopra”.
“Siccome sull’argomento ho scritto molto in passato, esprimendo una posizione da sempre ben determinata e ferma, aggiungo solo le parole di chi, in tema di croci di vetta, ha messo in guardia dai ‘tentativi di ostentazione di una religiosità urlata, imposta, gridata. Essa non aiuta certamente a riflettere, a meditare, a contemplare la natura del creato con animo religioso’. Chi è stato? Qualche mangiapreti, anticlericale, nemico dei ‘valori cristiani’ e dell’identità nazionale? No, sono parole della Commissione Pastorale dell’Arcidiocesi di Trento. Amen”, conclude Luca Rota.
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