EDITORIALE. SOCCORSO A BALISIO, QUANDO LA SOLIDARIETÀ RIESCE A BATTERE ANCHE I “PEGGIORI ISTINTI”



Ci ha colpiti, molto, quanto avvenuto verso le 21:30 di sabato 22 luglio in una serata di discreto traffico sulla provinciale della Valsassina, all’altezza della stazione di servizio di Balisio. Come riferito da numerosi testimoni e da fonti ufficiali, a quell’ora è andato in scena un piccolo grande dramma, un fatto originato da un malore accusato da un cinquantenne straniero – evento connotato da una serie di aspetti umani (e meno) che ci sentiamo di commentare.

Intanto, il meglio di quel che è accaduto: avendo visto barcollare e cadere al suolo in mezzo alla strada questa persona, diversi automobilisti si sono immediatamente fermati e sono accorsi ad assistere la persona, svenuta sull’asfalto. Alcuni di loro hanno posto di traverso rispetto alla carreggiata i propri veicoli, altri (rischiando) si sono trasformati in “movieri“, bloccando il traffico su entrambe le corsie per evitare ulteriori problemi. Chi era più vicino allo scenario ha invece prestato le prime cure.

“L’ho visto che barcollava, andando a zigzag sul Provinciale, finché non si è abbattuto a terra” racconta uno degli intervenuti. “Era vestito all’orientale, con una camicia annodata sull’addome e pantaloni larghi, avrà avuto una cinquantina di anni”.

Nessuno si è posto il minimo problema per il colore della sua pelle o la foggia dei vestiti che indossava, immediata invece è scattata la solidarietà, con l’assistenza sul posto mentre accorreva l’ambulanza della Croce Rossa dalla vicinissima sede al Colle di Balisio.

“Gli ho parlato, ma non era cosciente, ho provato a risvegliarlo, non si riprendeva. Di certo non aveva bevuto, sembrava un malore o un infarto” ricorda un altro soccorritore improvvisato. I volontari della CRI invece sono riusciti a rianimare l’extracomunitario che, una volta stabilizzato, è stato portato di corsa al ‘Manzoni’ in condizioni mediamente critiche.

Fin qui, quanto di meglio descrivibile.

Ma se ci passate il luogo comune (uno dei vari purtroppo applicabili all’episodio di ieri sera), non c’è rosa senza spine. E le prime sono emerse addirittura durante l’intervento di primo soccorso.

Perché, come racconta uno dei presenti impegnato a “regolare” il traffico, non è mancato chi si è lamentato per la circolazione ferma e successivamente (con le ovvie difficoltà) fatta riprendere a senso alternato sulla SP. “Muovetevi”, “Ma perché non lo spostate?”, “Ma è possibile?”, “Sarà il solito straniero ubriaco” e giù con queste finezze. Mentre un essere umano forse rischiava di morire: chi strombazzava e urlava, non sapeva quali fossero le sue condizioni. Urgeva muovere le proprie quattro ruote, chi se ne frega dell’uomo a terra.

Poi, le reazioni.
I
social si sa, spesso scatenano il peggio della cosiddetta umanità, annidandosi dietro la facile copertura di una tastiera. E così ecco l’orrore via Facebook, quello dell’hater razzista che scrive:

Fortunatamente, e con grande stile, una lettrice (lei sì appartenente a una umanità ‘normale’) ha messo in riga l’autore di quelle tre orrende parole messe insieme. Raccogliendo un numero di like ben superiore agli zero ricevuti dal “signore” in questione.

Insomma, nella vita vera, per strada, e perfino nella virtualità della Rete il profumo del buonsenso ha cancellato il puzzo della cloaca dei pochi (ma troppi) insensibili. Che però esistono e, nelle loro automobiline e davanti a computer o telefonini, persistono a firmare rumorosamente la loro bassezza.

Speriamo di non doverne dare più conto. 

VN

 

LA NOTIZIA DI IERI SERA:

PAURA A BALISIO, BARCOLLA SULLA PROVINCIALE E SI ACCASCIA A TERRA: SOCCORSO, VIENE SALVATO

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

BOTTI A CAPODANNO: TRADIZIONE O INCIVILTÀ?

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