TURISMO: IL “PATTO TERRITORIALE” PORTA IN VALLE DECINE DI MILIONI. CAMBIERÀ VOLTO ALL’ALTOPIANO



VALSASSINA – A suo tempo se n’era parlato, con diverse ipotesi sul piatto: ora il “Patto territoriale” di Regione Lombardia per lo sviluppo di Bobbio e Artavaggio approda a breve in giunta al Pirellone – puntando su grandi interventi emblematici e recapitando in Valsassina parecchi milioni di euro ai quali l’iniziativa privata (ITB) ne aggiungerà molti altri.

Obiettivo: migliorare la situazione turistica dell’Altopiano, valorizzando i territori montani con una strategia a lungo termine.

Partiamo dal nome, che in ossequio al politichese non è propriamente semplice né breve: “Patto territoriale per lo sviluppo integrato delle aree montane e dei comprensori sciistici ed escursionistici dei Piani di Bobbio-Valtorta e dei Piani di Artavaggio in Valsassina in provincia di lecco. Strategia locale per lo sviluppo integrato e sostenibile“.

Traduciamo, iniziando dalla filosofia del progetto: “Quando risultammo aggiudicatari delle Olimpiadi Invernali del 2026 – spiega l’assessore alla Montagna Massimo Sertori -, valutammo che si trattava di un veicolo rilevante di comunicazione, con importanti investimenti e la possibilità di “mettere a posto” varie situazioni; con il presidente Fontana abbiamo convenuto che potesse essere l’occasione per migliorare anche gli altri territori non toccati dalle Olimpiadi, ai quali abbiamo destinato complessivamente 150 milioni di euro“.

Questi interventi a favore delle aree non interessate direttamente dai Giochi di Milano/Cortina vengono definiti “emblematici”. Ancora Sertori chiarisce che la natura dei patti di cui sopra fa sì che “si intendono realizzare opere che facciano crescere un intero territorio, non interventi “puntuali” ovvero tanti ma piccoli bensì progetti che nel tempo facciano crescere e sviluppare le singole zone”.

Emblematici“, dunque, nonché unici: uno per ciascuna provincia con montagne e/o impianti di risalita, tra quelle non coinvolte dalle Olimpiadi del ’26. E nel Lecchese, quello sull’Altopiano è quindi l’unico “patto” previsto, che va a coronare molti altri fondi regionali (come il bando Valli Prealpine, i bandi Aree Interne, la Legge Fontana Piano Lombardia) di cui hanno beneficiato le altre zone della Valsassina e del Lago.

Il Patto prevede investimenti infrastrutturali molto rilevanti, con una dotazione regionale di 13 milioni e mezzo, pari al 90% del valore della funivia da Moggio ad Artavaggio (un milione e mezzo sarà a carico di quest’ultimo Comune) che verrà sostituita con una nuova, generando un “effetto-leva” utile per tutta l’area. “C’è la disponibilità – spiega ancora l’assessore regionale – da parte di un soggetto privato (l’ITB) – che si impegna sia sul fronte della costosissima nuova cabinovia di Bobbio, ma anche con interventi di sistemazione e ampliamento della strada via Sant’Eustachio a Barzio (1,5 milioni) e con la pista e seggiovia di Nava per altri 3 milioni e mezzo”.

Lavori dunque per una ventina di milioni da parte delle Imprese Turistiche Barziesi (a destra l’amministratore Massimo Fossati) – che nel frattempo hanno partecipato al bando ministeriale per gli impianti di risalita, con un finanziamento da Roma pari a 10 milioni.

“La Regione crede nella valorizzazione del comprensorio valsassinese per tutto l’anno – aggiunge Sertori – è chiaro che un conto è operare per 4 mesi, un altro sviluppare turismo potenzialmente lungo tutti i 12 mesi”.

Chi ha contribuito a raggiungere questo risultato “emblematico” e quanto il territorio si riconosce nella strategia? “È stato un ottimo lavoro, con tutti gli enti e i soggetti interessati; avevo chiesto che non fosse  frazionato ma seguisse una strategia comune per l’intero comprensorio, anche per le attività future e come detto non solo invernali. Un percorso che ha saputo adattarsi e migliorare, e sempre condiviso con il territorio – che io stesso frequento e apprezzo molto, mi piace l’idea di valorizzarlo; dopo una fitta interlocuzione, l’iter ha avuto un’evoluzione positiva e credo siamo giunti a un risultato eccellente”.

“La Regione ha modificato nel tempo gli input, orientando il ‘Patto’. Ringrazio in questo senso il presidente della Comunità Montana Fabio Canepari, i Comuni di Moggio e Barzio e l’ITB. L’operazione era partita a suo tempo anche su stimolo dell’amico Antonio Rossi – allora con me in giunta regionale – sempre con lo stalkeraggio di Mauro Piazza, quasi a livello di denuncia (ride… ndr)”.

“In questo lavoro – conclude Sertori – intravedo emblematicità per un futuro più sereno e il miglioramento del comprensorio, valorizzando le aree montane lecchesi”.

RedVN

 

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