BARZIO – Nella chiesa di Sant’Alessandro a Barzio la messa in memoria di don Francesco Pedretti a 25 anni dalla scomparsa. Presieduta da monsignor Gianni Cesena, vicario episcopale della zona di Lecco e concelebrata dal decano don Lucio Galbiati, da don Bruno Vitari, padre Gianpaolo Gualzetti del Pime e da sacerdoti del Camerun, Ruanda, Zambia, Nicaragua, India e Myanmar, è stata partecipata da molte persone tra cui amici e membri del COE e accompagnata dai canti del Coro Elikya.
Don Francesco Pedretti era un sacerdote noto per il suo profondo impatto sull’istruzione e sulla cooperazione internazionale, in particolare in Africa. Nato nel 1922 ad Albairate, portava con sé un profondo amore per la sua città natale, che credeva ampliato fino all’amore per il mondo. La sua eredità include la fondazione del COE (Centro di Orientamento Educativo) a Barzio, un’istituzione dedicata allo sviluppo educativo in Italia e alla cooperazione nel Sud del mondo. L’approccio educativo di don Francesco era radicato nella gioia e nella convinzione che educare dovesse portare alla felicità. Era uno scrittore prolifico, avendo scritto 74 diari che offrono approfondimenti sui suoi pensieri e sulle sue esperienze, che sono stati condivisi con la comunità e gli amici di COE. Il lavoro e la filosofia della sua vita continuano a ispirare molti, sottolineando l’importanza di accogliere ogni individuo come un dono e un’opportunità di crescita reciproca e un impegno per rendere il mondo un luogo più giusto e bello.
Nel commento alle Letture del giorno monsignor Cesena, che aveva conosciuto don Francesco fin da seminarista, ne ha richiamato la passione per l’educazione e per la missione, la sua spiritualità aperta a tutto il mondo, all’arte, alla bellezza espresse attraverso la sua vita: l’insegnamento, l’incontro delle culture, i numerosi viaggi, gli scritti e in particolare la fondazione del COE, che ne continua l’impegno.
Fotografie: Piergiorgio Airoldi