DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA 3ª DOPO IL MARTIRIO DEL PRECURSORE



Dopo i primi due discepoli tocca a Nicodemo incontrare Gesù nella sua casa. La nascita di ciascuno non può essere ridotta a un giorno e un’ora. La nascita ha un inizio preciso certamente, il passaggio dal ventre di nostra madre al mondo. La chiamiamo anche così: venire alla luce, venire al mondo. Ma “venire alla luce” e “venire al mondo” è un processo lungo tutta una vita. Ogni giorno possiamo nascere a cose nuove, ogni giorno possiamo veder sbocciare in noi qualcosa di nuovo, ogni giorno possiamo crescere, cambiare, migliorare. Il Vangelo di oggi potremmo pensare ci racconti di un uomo, Nicodemo, che probabilmente in un momento della sua vita in cui “disperava” di poter trovare qualcosa che lo avrebbe aiutato ad uscire da una situazione interiore di buio, di fatica o di confusione. E Gesù gli dice che grazie ad un dono dall’alto da accogliere con amore e premura lui potrà iniziare una nuova vita, potrà rinascere. Potremmo anche dire che Nicodemo non avrà una battuta di arresto nel suo percorso di nascita alla vita vera, quella secondo i sogni di Dio, i suoi desideri, quella che promette bellezza, beatitudine, libertà e verità. Non si interromperà il suo venire alla luce, il suo venire al mondo.

Per quanto riguarda il racconto evangelico di questa domenica possiamo dire di essere ancora nel tempo della promessa per Nicodemo. Sappiamo che continuerà a cercare Gesù, sappiamo che si “sbilancerà” sempre più verso di lui  quando cercherà di difenderlo e salvarlo dalla rabbia dei capi religiosi di Israele che cercavano motivi e occasioni per eliminarlo. E verrà il giorno in cui esplicitamente abbraccerà Gesù per dargli una dignitosa sepoltura. Inconsapevolmente sarà vicino a Gesù in ciò che aveva sempre chiamato morte ma che in realtà si trattava della vittoria della vita sulla morte, il tempo della risurrezione. Non ci viene raccontato cosa avvenne poi a Nicodemo ma credo sia bello e vero immaginare che finalmente era giunta per lui di il momento di “rinascere a vita nuova”. Per dono dall’alto.

È molto bello anche il verbo rinascere. Mentre stai vivendo vivi l’esperienza di sentirti coinvolto in una vita assolutamente nuova. Tutto sembra avere sapori, profumi, luci, emozioni, sentimenti diversi e nuovi. È l’insieme di tutto ciò che è vissuto con Gesù, è lui il dono dall’alto che cambia tutto e lo cambia per davvero.

Se ne avete voglia potete ascoltare il canto “tutto cambia per davvero” proposto dalla FOM per la vita degli oratori di questo nuovo anno 24/25. Tutto cambia per davvero perché con Gesù, ogni volta che si ha a che fare con lui, si rinasce!

Don Stefano Colombo
Casa Paolo VI – Concenedo

 

 

 

 

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