“Sabato 28, poco dopo le 17, scendendo da Biandino verso Introbio a piedi sulla strada carrozzabile poco sopra l’agriturismo La baita, vicino al passaggio sul torrentello con asse pedonale, mio fratello è stato investito da un ciclista in e-bike che scendeva a velocità sostenuta, mentre noi due procedevamo ai lati della strada lui si è buttato a sinistra urlando occhio quando già era al nostro fianco”.
Così racconta il milanese Roberto Bergamini, formulando sui social un appello a testimoniare/”confessare” (nella foto in copertina e a fondo pagina il tratto di strada poco sopra il luogo dell’investimento).
“Dopo aver scaraventato a terra mio fratello ed essere a sua volta caduto, si è fermato insieme ai due compagni lamentandosi della nostra posizione. Al momento mio fratello accusava dolore al braccio e alla mano e qualche escoriazione, i ciclisti si sono assicurati che non ci fosse nulla di grave e sono ripartiti. Purtroppo il dolore è aumentato durante la discesa costringendo a una visita al pronto soccorso dove è stata riscontrata una frattura allo scafoide con conseguente ingessatura e prognosi di 45 giorni“.
“Chiediamo al ciclista che ha causato l’incidente – conclude Bergamini – di rendersi noto e prendersi le sue responsabilità. Aveva una bici elettrica di colore verde chiaro. Chi ha notato il gruppo di tre a Biandino o a Introbio ce lo segnali, grazie. Noi abbiamo pranzato al Rifugio Valbiandino“.