VALSASSINA – Domenica una consultazione locale che fa sprecare da tempo l’aggettivo “storico” per il referendum sulla fusione amministrativa tra i Comuni di Primaluna e Cortenova. Ma nella storia più o meno recente della nostra Valle ne esistono altri – di genere e contenuto diversi – che a loro modo hanno segnato momenti e passaggi rilevanti per singoli territori. A memoria dei cronisti di VN, almeno cinque. Datati 2020, 2017, 1999, 1981 e 1969.
I più recenti sono “affini” a quello che si celebrerà il 27 ottobre (si trattò 7 anni fa di fondere tre delle quattro località della Valvarrone nel Comune unico che porta ora il nome della zona – e nel 2019 di “incorporare” Vendrogno nel municipio di Bellano). Risale invece a fine millennio scorso – 1999 per l’esattezza – il referendum che respinse il progetto di una funivia tra Introbio e Barzio. Infine, i più “antichi”, due autentiche chicche a sfondo religioso delle quali vi daremo conto nella altre puntate della nostra inchiesta. Anticipiamo solo che i voti si tennero oltre 40 e 55 anni fa e riguardarono le area di Cortenova e dell’Altopiano.
Nella prima puntata della mini rassegna sui referenda in Valsassina e dintorni affrontiamo i casi più vicini nel tempo (Vendrogno e Valvarrone), riproponendo articoli tratti dai nostri archivi. Nel settembre del 2019 la consultazione che stabilì senza “intoppi” la sparizione del vecchio Comune di Vendrogno, con la fusione per incorporazione del paese della Muggiasca nell’amministrazione di Bellano. I sì prevalsero nettamente (a Vendrogno 120–31 , a Bellano 912-127.
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Risale invece al 2017 l’altro voto su una fusione – in quel caso “a tre” – molto vicina alla Valsassina.
Solo Sueglio decise di rimanere fuori dal Comune unico della Valvarrone mentre Vestreno, Introzzo e Tremenico si “sposarono” a ottobre di sette anni fa (a destra i tre sindaci), con il risultato rispettivamente di 134-9, 72 a 2 e 79-19.
Nei prossimi giorni l’inchiesta di VN prosegue con le schede sugli altri casi di referendum in Valsassina.
RedIn