RACCONTI BESTIALI: UFFA CHE BARBA, CHE BARBA, CHE NOIA…!!!



VALSASSINA – Nuova puntata della rubrica di VN dedicata al mondo degli animali – in particolare (ma non solo) quelli che ci sono più vicini e fanno proprio parte delle nostre famiglie. RACCONTI BESTIALI è uno spazio quindicinale che ogni due settimane ci accompagna alla scoperta dei nostri amati cani, gatti e altre creature da comprendere per apprezzarle al meglio.

A cura delle veterinarie Rosa Gorio ed Elisabetta Mariani.

Uffa che barba, che barba, che noia…!!!

 

Ebbene sì anche i nostri amici cani possono annoiarsi… eccome!

È opportuno che i nostri cani abbiano una vita ricca di proposte ed iniziative, studiate su misura sulle esigenze del soggetto, in base all’età e alle caratteristiche dell’individuo, l’abbiamo detto davvero tante volte… ma è anche vero che piano piano, col tempo, è fisiologico arrivare a qualche “sano momento di noia”… in cui fare i conti con emozioni discordanti.

Eh sì, ogni individuo si imbatte prima o poi con situazioni in cui impara a gestirsi qualche piccola frustrazione, esattamente come noi umani, nel nostro percorso di crescita.

Ma cosa si intende per frustrazione?

L’impossibilità di raggiungere un obiettivo, nonostante il forte desiderio e, a volte, nonostante i tentativi fatti per raggiungerlo.

Ciò genera, inevitabilmente un vortice di emozioni variabili che coinvolge rabbia, dolore, noia e in alcuni casi anche ansia e forte disagio.

Qualche esempio: il cucciolo che vorrebbe continuamente attenzioni da parte della mamma o di altri adulti, disponibili all’interazione giocosa. Ad un certo punto l’adulto dice chiaramente “stop! il gioco va interrotto”… ma il cucciolo insiste… qui si sperimenta nelle prime piccole frustrazioni, che possiamo tradurre in un “ vorrei ma non posso”. Inizialmente inaccettabile.

Anche qui, come in tutti gli altri insegnamenti del percorso di crescita di un individuo, ogni occasione è utile per imparare, ogni insegnamento ha però anche i suoi tempi perché possa trovare terreno fertile e germogliare.

Certamente non riusciremo a insegnare a gestire la propria frustrazione ad un bambino di due anni, ma potremmo incominciare a fare sperimentare il famoso vortice di emozioni qualche anno dopo, mettendoci un po’ di “ordine”. Allo stesso modo nei nostri cuccioli avremo diverse occasioni in cui si imbatteranno in piccole situazioni che faranno scaturire un po’ di frustrazione… non possiamo evitarlo, perché è giusto e salutare così.

Ma quando i nostri cani impareranno a gestire piccole e grandi frustrazioni?

In questo e in tanto altro, l’adolescenza è un momento cardine, in cui i desideri sono tanti, a volte molto impellenti, e non sempre realizzabili.

“Vorrei ogni giorno correre e camminare in montagna per ore”, “Vorrei confrontarmi quotidianamente con il mio vicino di casa e dirgli che io sono più capace di lui”, “Vorrei tanto tanto incontrare quella cagnolina, che vive ad un isolato di distanza… e che in questi giorni ha un nuovo profumo che mi attrae molto”.

Qualche desiderio è realizzabile… qualche altro no…

L’individuo scontrandosi con questi desideri, fa i conti con la realtà, con qualche limite e regola che la società in cui vive gli richiede, e anche grazie a questi passaggi, cresce.

Quindi: i famosi “no che aiutano a crescere” sono validi anche per i nostri cani in crescita.

Attenzione perché non si parla di “NO” necessariamente verbali, ma situazioni in cui il referente o altre figure di conspecifici educanti, chiarisce al giovane cane in crescita che non sempre si può raggiungere l’obiettivo desiderato, nonostante gli sforzi, nonostante le richieste, nonostante gli uggiolii… nonostante l’abbaio insistente.

Un individuo adulto capace di gestire le proprie frustrazioni avrà molti più strumenti utili per fronteggiare e superare le varie difficoltà che la vita gli proporrà.

Un cane che nel suo percorso di crescita ha incontrato qualche momento di frustrazione, e che ha imparato a superarlo accettando altre strade alternative, sarà indubbiamente un individuo con una maggiore resilienza.

Attenzione che tutto ciò non deve assolutamente spegnere i sogni e i desideri, che restano vitali e indispensabili nelle nostre esistenze… la vita non deve essere una continua frustrazione!

I nostri cani non devono aspettare ore e giorni per vedere appagati i propri bisogni, assolutamente no.

Se la loro vita in condivisione con noi è serena e appagante, qualche piccola frustrazione saranno in grado di superarla brillantemente.

E la noia? Cosa c’entra?… È un esempio quotidiano proprio di questa gestione delle varie frustrazioni…:

“Ora, anche se vorrei tanto uscire o giocare, non è il momento… attendo pazientemente e mi reinvento con le mie emozioni nel qui ed ora”

Una sfida impegnativa? Assolutamente sì, ma indispensabile per crescere in equilibrio con il mondo e con sé stessi.

Dr.ssa Rosa Gorio

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Presentazione delle nostre professionalità
Eccoci qui! Come quando si entra in una casa nuova sono d’obbligo le presentazioni: siamo le dottoresse Rosa Gorio, medico veterinario esperto in comportamento ed Elisabetta Mariani biologa con indirizzo fisiologico etologico.

Entrambe siamo educatori cinofili con approccio cognitivo zooantropologico e ci occupiamo  prevalentemente di cani, ma non solo.

Questa rubrica vuole raccontarvi delle curiosità sul mondo dell’animalità, ma anche sfatare miti e false credenze sulle creature grandi e piccole che popolano il nostro mondo, in particolare il nostro territorio valsassinese.

Non siamo “autoctone”, ma abbiamo scelto di vivere in Valsassina con le nostre famiglie, quindi ci perdonerete se parliamo di questo territorio come anche un po’ nostro: questa valle ci ha adottato e fatto sentire parte di questa comunità. La nostra formazione parte dall’Università perché entrambe abbiamo scelto delle facoltà che hanno come obiettivo lo studio del mondo animale e del suo benessere, pertanto il nostro percorso si è sempre arricchito di stages e specializzazioni che ci hanno portato ad avviare delle professioni con questi tipi di indirizzo.

Siamo unite, oltre che da un’amicizia decennale, anche dalla passione per la pedagogia, l’etologia e la comunicazione nel mondo animale. Il nostro approccio si differenzia dal metodo addestrativo in quanto tiene conto del mondo sistemico e del gruppo sociale a cui appartiene quell’animale, quindi per noi le modalità di intervento sono di carattere multidisciplinare.

Ci piace sognare e, in collaborazione con ATS Monza Brianza, abbiamo avviato delle serate per il conseguimento del “patentino per proprietari di cani” in modo da fornire più informazioni possibili, sostenute da persone qualificate, per fare cultura in ambito cinofilo, ma non solo. Grazie a questa opportunità, potremo arrivare a più persone e fare conoscere questo mondo e questo approccio che caratterizza le nostre professionalità e il nostro sguardo sul mondo.

Vi aspettiamo!

Dr.ssa Elisabetta Mariani

Biologa e Formatrice
Istruttrice cinofila
con approccio CZ

Dr.ssa Rosa Gorio

Medico Veterinario esperto in comportamento
Educatore cinofilo con approccio CZ

 

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