INTROBIO – Tutti assolti per la morte di Jon Cojocaru, l’operaio moldavo morto sul piazzale della ditta Edil Benedetti a Introbio il 18 luglio di due anni fa. Il Giudice delle udienze preliminari Salvatore Catalano ha disposto “il non luogo a procedere” perché il fatto non costituisce reato.
Oggi si è tenuta davanti al Gup del tribunale di Lecco l’udienza relativa al procedimento penale avviato nei confronti di E. P. imputato di omicidio stradale. La Procura di Lecco aveva contestato l’articolo 589 perché aveva investito alla guida di un veicolo il collega di lavoro il 18 luglio 2022 all’interno del piazzale della ditta di Introbio.
Secondo quanto ricostruito, il 58enne, di origini moldave, è deceduto dopo il ricovero all’ospedale ‘Manzoni’ di Lecco dove era arrivato in condizioni gravissime. L’operaio è rimasto vittima dell’incidente pochi minuti dopo l’inizio del turno. La Procura aveva aperto un fascicolo, le indagini affidate ai carabinieri e ai tecnici dell’Ats. I dubbi erano sulla causa della morte, un malore sul lavoro e conseguente schiacciamento oppure un infortunio sul lavoro.
Nella scorsa udienza, tenutasi lo scorso 1 ottobre Pm, parte civile di Sergio Cojocaru, figlio della vittima e la difesa dell’imputato, avevano discusso il caso; il PM e la parte civile avevano chiesto il rinvio a giudizio, mentre la difesa aveva chiesto l’emissione di un provvedimento di non luogo a procedere.
Oggi il giudice Catalano ha letto la sentenza: “non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato“, avvalorando infine la tesi del malore prima dell’investimento dello sfortunato operaio – da tempo residente a Pasturo.
A. Pa.
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