ISOLACCIA (SO) – Quasi tutto pronto per i Mondiali Under 23 di sci di fondo, in programma dal 3 al 9 febbraio sulle nevi di Schilpario (BG). A difendere i colori azzurri ci sarà anche Aksel Artusi, la cui presenza alla vigilia non era affatto scontata a causa di alcuni problemi fisici che hanno compromesso gli ultimi risultati. Ma il richiamo della Nazionale (fortemente sostenuto dallo staff) è troppo importante per essere rifiutato e così l’atleta primaluense sarà regolarmente tra i partenti.
Ed è proprio lo stesso Aksel, direttamente da ritiro pre-Mondiale ad Isolaccia, a raccontarci quali sono le sensazioni in vista dell’inizio della competizione.
Partiamo dalle tue condizioni fisiche, come ti senti?
“Sono ripartito pochi giorni fa da uno stop forzato a causa di problemi fisici che ho avuto da inizio stagione. Oggi il primo lavoro e i coach sono stupiti dal cambiamento visivo che ho fatto, le mie sensazioni sono buone e in crescita”.
Mondiale alle porte: in quali gare ti vedremo?
“Quest’anno per me sarà un mondiale differente per i problemi che ho accennato: gareggerò nella sprint in classico e poi resterò come riserva sul campo per poter continuare a lavorare e all’occorrenza correre”.
Quali sono le aspettative?
“Lo dico chiaramente, quando mi hanno chiamato per parlarmi della convocazione, io e gli allenatori avevamo parlato poco tempo prima del fatto che io non avrei partecipato, volontà mia per quelle che erano le sensazioni e per quelli che erano i risultati che avevo visto fino ad all’ora. Markus Kramer, allenatore della squadra di Coppa del Mondo e direttore tecnico ha chiamato per capire come mai non risultassi nella lista degli atleti convocati, mi ha conosciuto e ha ritenuto fossi un atleta fondamentale per completare la squadra. Mi ha quindi spiegato che nel mio caso si sarebbe fatto un ritiro pre-Mondiale per il recupero della forma fisica e per poter performare al massimo nella sprint. Oltre a lui anche lo staff della mia squadra mi ha voluto fortemente, da che si è aperta la possibilità di avermi”.
Un team più che coeso, dunque…
“Sono super orgoglioso di avere uno staff che mi supporta e crede nelle mie capacità e di come anche dall’alto abbiano capito che cosa posso dare se sono al 100%. L’ambiente che sto vivendo è sano e molto stimolante, tutti credono in me e mi rendo conto che posso lavorare al meglio per diventare nelle prossime stagioni ciò a cui ho sempre ambito: passare da una giovane promessa ad uno degli atleti di punta su cui costruire la futura squadra di Coppa del Mondo!”
RedSpo