CFPA,IL PRESIDENTE SI INTERVISTA. “BILANCIO TRASPARENTE E SOLIDO”



CASARGO – Curiosa iniziativa del CFPA di Casargo, che ha inviato un’intervista “autoprodotta” con domande e risposte. Protagonista, il presidente dell’agenzia che controlla la scuola alberghiera (APAF), Francesco Maria Silverij.

La pubblichiamo di seguito, con due note editoriali relative a passaggi dedicati ai media locali:

CFPA Casargo: una nuova strategia per affrontare il futuro

Il CFPA di Casargo si trova ad affrontare una fase critica, con un calo di iscrizioni che potrebbe compromettere il suo futuro nei prossimi anni. Durante l’ultimo consiglio provinciale, il presidente dell’istituto, Francesco Maria Silverij, ha lanciato un appello accorato, sottolineando la necessità di affrontare con realismo la situazione.

«L’effetto “MasterChef” è ormai superato – ha dichiarato Silverij – e non possiamo attribuire tutto alla denatalità. La realtà è che sempre meno giovani scelgono di intraprendere questi mestieri, e il settore ne sta risentendo.»

Negli ultimi anni, il numero degli iscritti è sceso drasticamente: dai 247 studenti del 2015 si è passati agli attuali 145, con un’occupazione della struttura ben al di sotto della capacità disponibile. Alcuni corsi sono stati cancellati per mancanza di adesioni, mentre il futuro dell’istituto dipenderà dalla capacità di innovare l’offerta formativa e stringere nuove collaborazioni strategiche.

Presidente Silverij, il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione di APAF e del CFPA di Casargo. Quali sono gli elementi chiave di questo bilancio?

 Il bilancio è stato redatto con criteri di prudenza, sia nella previsione delle spese sia nella valutazione dei ricavi derivanti dalle attività estive. Un aspetto rilevante è l’investimento nel risparmio energetico: grazie all’impianto a biomassa di prossima realizzazione, ai pannelli solari e a un sistema di illuminazione più efficiente, possiamo ridurre significativamente i costi. Vorrei inoltre sottolineare che tutte le spese energetiche sono a carico dell’ente e non della Provincia, che comunque ha garantito un contributo di 250 mila euro, come avvenuto in passato per le precedenti amministrazioni.Alcune critiche sono state mosse riguardo ai contributi della Provincia. Come risponde a queste osservazioni?

        Il Cda APAF. A destra Amanti

Trovo sorprendente che si cerchi di diffondere informazioni errate. Il nostro bilancio è trasparente e solido, non ha bisogno di “stampelle”. Le affermazioni secondo cui riceveremmo 400 mila euro o che la Provincia copra le nostre utenze sono false. Non posso che ringraziare  la Provincia di Lecco, per aver sempre garantito 250 mila euro, suddivisi in 100 mila per il quinto anno e 150 mila per la gestione ordinaria, esattamente come è sempre stato, anche per  i miei predecessori. Inoltre, l’intero Cda ha  lavorato insieme , in particolare il consigliere Amanti con delega al bilancio,  per risanare i debiti. L’eredità lasciata ha avuto un impatto significativo sulle finanze del Cfpa di Casargo. Lo “spirito imprenditoriale” di chi ci ha preceduto,, ha comportato un costo di 387 mila euro per la chiusura del ristorante didattico, senza contare alcune consulenze discutibili, che abbiamo immediatamente abbandonato. Mi viene riconosciuto un approccio meno funambolico e più attento ai numeri di bilancio, e lo considero un complimento: amministrare responsabilmente significa non fare voli pindarici con il portafoglio altrui.

NOTA EDITORIALE: questa risposta chiama in causa i media locali (non VN, che nel suo articolo post consiglio provinciale ha riportato esattamente le cifre citate da Silverij)


Lei ha parlato anche di una diminuzione dell’interesse dei giovani verso il settore turistico-alberghiero. A cosa attribuisce questo fenomeno?

La denatalità è sicuramente un fattore, ma non l’unico. Il problema principale è il calo di appeal della professione. Dati alla mano, vediamo una flessione nell’interesse verso questo settore. Per questo motivo ho sottolineato la necessità di nuove sinergie e alleanze strategiche, per garantire stabilità agli studenti, alle loro famiglie e ai 35 dipendenti del Cfpa.

Alcuni media hanno enfatizzato il tono del suo intervento in Consiglio Provinciale. Cosa intendeva dire con la sua provocazione?

Quando dico “se va avanti così, è la fine”, non voglio certo essere catastrofista. È un modo per evidenziare l’importanza del problema. Non possiamo permetterci di ignorare la situazione e dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni concrete. Non sono solamente i conti la prospettiva della scuola, noi siamo orgogliosi di averli rimessi a posto ma non possiamo non lavorare e interrogarci sul futuro,  se non si mette in atto una “strategia di progetto”, voglio ribadirlo, non si vada da nessuna parte.
[Anche qui, affermazioni fatte da altra testata giornalistica diversa da VN, ndr]

Qual è il suo messaggio finale su questa vicenda?

Io porto avanti il mio mandato con orgoglio e trasparenza. Le polemiche gratuite  non mi preoccupano, perché i numeri parlano chiaro: il Cfpa di Casargo ha un bilancio sano, approvato all’unanimità, e continuerà a garantire una formazione di alta qualità ai suoi studenti. Chiunque voglia attaccare la nostra gestione dovrebbe prima informarsi sui fatti reali.

Presidente Silverij, ha affermato che terminerà il suo mandato “orgogliosamente a testa alta”. Quali ritiene siano le principali sfide che il CFPA di Casargo dovrà affrontare nei prossimi anni?

La sfida principale sarà continuare a garantire l’eccellenza formativa in un contesto in evoluzione. È fondamentale rafforzare le collaborazioni con il mondo del lavoro, creare nuove sinergie e innovare nell’offerta didattica per mantenere alto l’interesse dei giovani verso questo settore. Chiunque voglia occuparsi di formazione, e in particolare di formazione professionale, deve farlo con serietà e competenza. Non servono slogan o giochi di prestigio finanziari, ma un impegno costante e concreto. Il CFPA di Casargo è un’eccellenza riconosciuta, e spero che continui ad esserlo con il sostegno delle istituzioni, delle aziende e di tutti coloro che credono nella formazione di qualità, mettendo sempre al centro gli studenti, i docenti e il personale. Io concluderò il mio mandato a testa alta, sapendo di aver lavorato insieme agli altri membri del Cda  per il bene della scuola  e del suo futuro.

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