GALLI, UN VALSASSINESE ALLA GUIDA DEL ‘RICCO’ B.I.M. DEI TRE LAGHI



Il nuovo presidente del grosso Bacino Imbrifero Montano (all’interno ben 102 Comuni appartenenti a 5 Comunità Montane) ha significativamente ricordato nell’assemblea elettiva di mercoledì sera a Gravedona come sia nato nel 1971 a Lecco, ma che sulla carta d’identità sia riportato "provincia di Como". Mossa utile se non decisiva per abbattere la diffidenza dei tanti paesi comaschi che guardavano dubbiosi alla possibile vittoria di un "lecchese". Si tratta infatti del primo rappresentante di questa parte del Lario (con Valsassina e Valvarrone annessi) nella storia del BIM.

Galli ce l’ha fatta con 55 sì su 75 presenti, superando di pochi voti il quorum fissato a quota 52. Fiondamentale l’appoggio dei municipi valsassinesi, rappresentati a Gravedona da una massiccia pattuglia di sindaci e delegati. C’erano tutti i Comuni più importanti e popolosi (da Premana a Primaluna, Cortenova, Pasturo, Barzio, Introbio eccetera), spiccava invece l’assenza al voto di Cremeno, Cassina e Moggio – le cui amministrazioni vengono accostate al centro destra ma che pure stanno per ricevere una sostanziosa ‘donazione’ da parte del B.I.M. pari a 40mila euro da destinare ai lavori per la maledetta voragine sulla SP64. La geopolitica ha giocato un ruolo importante, con il PD che ha lavorato molto in questi mesi per riuscire a far eleggere un presidente del Consorzio: "Ho ringraziato in particolare il sindaco di Abbadia Bartesaghi che si è spesa molto per questo risultato" dichiara a VN Cesare Galli, che pure non appartiene al Partito Democratico e anzi ha un passato decisamente di destra.

> SCHEDA/I BACINI IMBRIFERI MONTANI (wikipedia)
> IL BIM del Lago di Como, Brembo e Serio
 

 

 

 

 

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