Come dire, dopo il pensionamento dell’architetto Nogara prima e di Giacomo Camozzini poi, ora i vertici comunitari (Signorelli e Agostoni, ndr) starebbero percorrendo una strada "contraria alle esigenze del territorio". Nella presentare la mozione Paolo Bianchi ha detto tra l’altro che "anche il personale di detto Ente, ridotto ormai all’osso, dovrebbe essere assunto e ricercato in primis tra persone che conoscono il nostro territorio". Dalle notizie in suo possesso, "il personale che attualmente la Comunità Montana sta ricercando, non risponde ai profili professionali che invece necessitano a seguito dell’uscita di scena dei dirigenti che da poco sono andati in pensione".
Per questo Bianchi ritiene indispensabile che "anche il Comune si faccia portavoce per far si che la Comunità Montana svolga il ruolo per cui è nata" ribadendo che "è opportuno far emergere che le figure professionali da scegliere siano idonee al ruolo da ricoprire e che vengano assunti tecnici in grado di fare valutazioni tecniche".
Un attacco pesante (e preventivo) alle scelte del governo della CM, respinto dalla maggioranza del consiglio di Barzio che ha operato un variazione alla mozione dell’opposizione, approvando infine il documento emendato dalle considerazioni sulle scelte e sulle funzioni gestionali. In pratica, tutti d’accordo sul senso generale (cioè la necessità di fare il possibile per evitare l’abolizione delle Comunità Montane), mentre il Comune non ritiene di avere "le competenze tecniche per valutare la capacità professionale del personale dell’Ente", giudicando oltretutto "discriminatoria e offensiva nei confronti di chi andrà a ricoprire tale ruolo in futuro" la seguente affermazione contenuta nella mozione di Bianchi:
"… pensionamento dell’ultimo dirigente e quindi l’assenza in organico di una figura tecnica professionale in grado di garantire l’appropriatezza della gestione da un punto di vista tecnico”.