Sliding doors. Rimpianto biancorosso con il team dell’Alta Valsassina che non raggiunge la finale dopo il pareggio esterno con il Civate. Al comunale un centinaio i valsassinesi a dar manforte agli uomini di Paroli. Il Casargo affronta la partita senza concedere molto e anche il Civate non si scopre. La gara è bloccata con i biancorossi che non riescono a scalfire la difesa di casa. Meglio nel primo con un palo esterno di Gabriele Arrigoni in apertura e una punizione di Spandri alla mezz’ora ben disinnescata da Adamoli.
Nella ripresa poco occasioni, ma con il valzer delle sostituzioni – Malugani per Berera e Nogara per Spandri – il Casargo ritrova tono, ma la palla buona non arriva. Al 90esimo la ruota gira e il direttore di gara indica il penalty. Istanti infiniti e il pallone che pesa come un macigno, lo raccoglie Tagliaferri, ma Adamoli lo strega ed è il prologo della festa del Civate.
A fine gara comunque sotto la curva i biancorossi.