Non so se avete mai sperimentato, recandovi in un paese straniero e sconosciuto, la differenza tra l’avere qualcuno ad aspettarvi ed ad accogliervi e non avere un posto dove andare e qualcuno che ti dica ”Son qui per te”!
É un a differenza notevole! Questo mi fa riflettere e mi aiuta a capire forse un po’ più in profondità il vangelo di questa domenica.
In fin dei conti la nostra vita non è altro che un viaggio verso quel luogo sconosciuto che chiamiamo morte.
Spesso cerchiamo di dimenticare questa nostra meta, o almeno di non pensarci troppo, ma alcune circostanze ci costringono di tanto in tanto a fare i conti con essa.
Possiamo allora essere facile preda di sentimenti quali paura e angoscia, oppure possiamo dare ascolto ad una voce che ci dice: ”Non sia turbato il vostro cuore ! Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me! Io vado a prepararmi un posto”.
É la voce di Gesù che è l’unica voce che può parlarci a questo modo. Oltre a quel luogo oscuro che si chiama morte,c’è un posto che il Signore ha preparato per noi.
E Gesù risorto non solo è lì che ci aspetta per accoglierci, ma è già ora vicino a noi ad accompagnarci con dolcezza nel nostro viaggio, perché ciascuno di noi possa raggiungerlo lì dove Lui è.
Questo posto misterioso è situato oltre la morte, ma nello stesso tempo è già collocato durante la vita che conduciamo qui sulla terra, e ha un nome preciso:è il cuore di Dio!
Per noi cristiani, Dio pur restando sempre colui che è al di là di tutti ,colui che è più grande, colui che resta misterioso e inafferrabile, non è completamente sconosciuto.
É nella casa di suo Padre che Gesù è andato a prepararci un posto, perché il suo desiderio è che noi tutti siamo lì insieme con Lui attorno al Padre.
E’ bello allora sapere che ognuno di noi ha un suo posto personale con un suo cartellino con su scritto”riservato”, un posto che aspetta proprio me e che nessun altro può occupare: il mio posto nel cuore di Dio!
Don Graziano vicario parrocchiale
2a domenica di Pasqua – Riro Ambrosiano
Gv 20, 19 – 31