MOTORIZZAZIONE, RESIDENZE, RITARDI/LE TRAVERSIE D’UN CITTADINO PER UN ADESIVO



Vi scrivo questa lettera il cui contenuto credo possa interessare anche ad altri vostri lettori che incappano in un cambio di residenza tanto per portare un esempio significativo di come funzionano ancora alcune cose in Italia. Mi riferisco all’aggiornamento del libretto di circolazione dell’autovettura nel caso in cui si verifichi un cambio di residenza.

Orbene, eseguo un cambio di residenza nell’Aprile 2014. Mi reco in comune il quale prende atto dell’avvenuto cambio di residenza e mi rilascia un documento in cui c’è scritto che il bollino della patente non arriverà più a domicilio mentre devo attendermi per posta l’adesivo da apporre sul libretto di circolazione.  

Quanto sopra entro sei mesi dalla data in cui viene fatto il cambio di residenza diversamente devo telefonare al numero verde della Motorizzazione per chiarimenti. Chiaramente il tempo passa ed io mi dimentico completamente della vicenda.  

Il giorno che mi accorgo vedo che sono passati ben più di sei mesi dal mio cambio di residenza e non ho ancora ricevuto il famoso adesivo. Un po’ preoccupato per la mia dimenticanza provo a telefonare al n° 800.232323 della Motorizzazione il quale risulta sempre perennemente occupato causa “intenso traffico” (?!); forse che trattandosi di Motorizzazione ….  

Ebbene, avrò provato nell’arco di tre mesi almeno trenta volte sempre con lo stesso risultato. Nell’era di Internet neanche a parlarne di trovare la propria pratica su di un sito Web.
 
Preso dallo sconforto scrivo una raccomandata alla Motorizzazione sede di Lecco ed in copia alla Polizia Stradale sempre di Lecco spiegando che senza tale tagliando sono passibile di sanzione ma che non ottengo alcuna risposta telefonica dalla Motorizzazione.
Chiedo loro, in definitiva, a quale Santo devo votarmi.
 
La cortese risposta della Motorizzazione di Lecco (dalla stradale nessuna risposta) è di insistere perché la procedura è quella corretta diversamente se non ottengo soddisfazione l’alternativa è quella di rivolgersi ai loro uffici ma corrispondendo i dovuti (?!) diritti e bolli.
 
Per concludere, un cittadino italiano (che con le sue tasse paga questi carrozzoni romani) non ha risposte alle sue telefonate, se vuol conoscere la situazione (è un suo diritto) deve pagare e se non lo fa può essere multato perché trasgressore !
 
Se non ci fosse da piangere ci sarebbe tutto da ridere.
 
Lettera firmata
 
E proprio per ridere, consigliamo questo cartone dal minuto 40′ al 50′.
 

 
 

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BOTTI A CAPODANNO: TRADIZIONE O INCIVILTÀ?

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