FORMAGGI/SENTENZA DELLA CASSAZIONE: ”GILDO” NON PUO’ ESSERE CIRESA



A pronunciarsi al termine lunghissima diatriba familiare e commerciale iniziata molti anni fa, dopo tanti passaggi e pronunciamenti diversi, nientemeno che la Corte di Cassazione, con sentenza numero 23648 datata 6 novembre 2014. Sulla vertenza che vedeva opposti diversi membri della grande famiglia dei Ciresa, la Suprema corte ha in sostanza sentenziato che non si può registrare o peggio ancora utilizzare un marchio che riproduce il patronimico (vedi box a destra dal Sole 24 Ore nell’ambito di uno speciale di "Norme e tributi") di un altro soggetto – evidentemente anche all’interno della stessa famiglia – se quest’ultimo lo impiega già da tempo come marchio per i suoi prodotti.

In questi casi infatti viene a mancare il requisito della novità, richiesto per legge nel considerare valida la registrazione di un marchio.

Dunque sembra giunta al termine la "querelle" tutta valsassinese che vede da decenni contrapposte la Ciresa Snc (Silvano e Alfredo Ciresa) e la Gildo Ciresa prodotti caseari (di Walter Ciresa e fratelli): la Cassazione, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, ha condannato la seconda impresa a non usare la parola Ciresa come marchio.

Molte le citazioni della sentenza anche su altre testate e siti specializzati – segno che si tratta di un pronunciamento importante, al di là dello specifico caso "valsassinese".

> Associazione nazionale avvocati italiani
> Marchiebrevettiweb
> Laleggepertutti.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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