Avvento significa”venuta” e noi intendiamo un tempo (4 settimane nel rito romano e 6 nel rito ambrosiano) di preparazione del Natale di Gesù.
Ma chi di noi accorda la sua vita sui tempi liturgici della chiesa? E come è possibile oggi?
Tutt’ al più chi va in chiesa la domenica nota che i paramenti del sacerdote e gli addobbi sono violacei, ascolta il Vangelo sulla fine del mondo e la venuta di Gesù, e poi? Tutto come prima. Eppure l’ Avvento è tempo per leggere il Vangelo onde lasciarsi mettere in discussione. È tempo di rientrare in casa e ritrovarsi con la propria famiglia per pregare insieme. È tempo di ritrovare la dimensione comunitaria della fede attraverso la messa festiva, per uscire dall’ equivoco.”Sono cristiano anche se non sono praticante.” È tempo di riscoprire la fede per non finire di essere praticante senza essere credente.
È tempo di non ridurre i preti a funzionari che distribuiscono sacramenti e documenti a chi li chiede, ma di esigere dai preti l’annuncio del Vangelo di Gesù Cristo, del Regno di Dio, della salvezza eterna.
Gesù ha detto: “Predicate il mio Vangelo ad ogni creatura, battezzando nel nome del padre, del figlio e dello Spirito Santo”: Notiamo l’ insistenza di Gesù sul predicare, istruire, insegnare che suscita la fede e solo dopo è comandato di battezzare. Senza fede non ci si salva, anche se si è battezzati!
Felice avvento per tutti!
Don Graziano vicario parrocchiale
Vangelo Me 13, 1 – 27
Prima domenica di Avvento – Rito Ambrosiano