L’opera in effetti ha un impatto visivo rilevante; e chiede conto, l’autore della lettera che pubblichiamo di seguito, delle autorizzazioni concesse per quello "che sembra a tutti gli effetti un nuovo eco-mostro in una delle valli più belle probabilmente di tutta la Lombardia". Inevitabile il richiamo al famosissimo "grattacielo" dei Piani dei Resinelli – immobile a dire il vero ben più clamoroso nelle risultanze estetiche.
Ecco il testo integrale della missiva. Come sempre, siamo a disposizione per eventuali repliche e commenti (mail a info@valsassinanews.com).
Flashback anni ’80: nuovi ecomostri in Valsassina
Andando in Val Biandino ultimamente sembra quasi di essere tornati indietro di trenta o quarant’anni.
L’occhio non è più catturato dalla splendida cascata e dal vecchio ponte di legno, da qualche mese a questa parte la ristrutturazione del vecchio Rifugio Bocca di Biandino è diventato il biglietto da visita della valle, e purtroppo non c’è di che esserne fieri.
L’impressione che si ha oggi arrivando in Valle è appunto quella degli anni passati, quelli in cui si costruiva ovunque senza ritegno e senza un minimo di senso estetico o del paesaggio, gli anni "degnamente" rappresentati dal famoso condominio dei Piani Resinelli. Ed è subito lì che si va a fare il parallelismo, ma a 40 anni o più di distanza mai si penserebbe di poter immaginare un seguito!
Purtroppo è invece questa la sensazione che si prova.
Il vecchio Rifugio, già non dei più piccoli, è stato ora più che raddoppiato. E’ stata creata una terrazza esterna all’ingresso, dando spazio a dei garage sotterranei, ed a fianco una costruzione interamente nuova di quattro o cinque piani si è fatta largo spazio dove prima c’erano grandi pini alti una decina di metri, che ben incorniciavano la zona e armonizzavano il vecchio rifugio con l’ambiente circostante.
Chi arriva in Val Biandino oggi per la prima volta non può che chiedersi chi ha concesso la costruzione di quello che sembra a tutti gli effetti un nuovo eco-mostro in una delle valli più belle probabilmente di tutta la Lombardia.
Chi ha rilasciato i permessi per questa costruzione ha pensato cosa potesse significare presentare una valle immersa nel verde a 1.500m di quota con un "codominio" di quelle dimensioni?
O forse è semplicemente la naturale conseguenza per un luogo in cui sono sempre più i mezzi a motore a farla da padrone?
[Lettera firmata]