La cerimonia svoltasi in val Biandino ha chiuso la settimana voluta dall’Anpi in memoria dei rastrellamenti nazifascisti avvenuti nell’ottobre del 1944 sui monti valsassinesi. Quaranta giorni di inseguimenti conclusi con numerose fucilazioni ed il ritorno dell’autorità naista sui collegamenti tra Milano e la Svizzera.
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Molto interesse hanno destato le due mostre dedicate alla resistenza installate a Primaluna e ad Introbio, incontri impreziositi dai nitidi ricordi del partigiano valsassinese Giancarlo Salvi, testimone diretto della ribellione al nazifascismo nel territorio lecchese.
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