Puntualissime le considerazioni del comitato "Salviamo i nostri torrenti" dopo l’elezione di Signorelli avvenuta ieri sera nella sede della Comunità Montana. Tempi e modi della comunicazione confermano l’importanza della partita – quella dello sfruttamento delle acque del nostro territorio. E dunque, spazio a "speranza e scetticismo":
In riferimento all’articolo pubblicato in data odierna su Valsassinanews, dove il nuovo presidente della Comunità Montana Signorelli ha indicato le linee programmatiche anche in merito alle centrali idroelettriche, il comitato di Premana intende esprimere alcune considerazioni.
Per prima cosa augura buon lavoro al nuovo presidente che prende per mano quest’importante ente in un momento molto delicato a livello sociale ed economico.
Arrivando al sodo il comitato esprime proprio a seguito delle dichiarazioni del nuovo consiglio un misto di speranza e scetticismo. La speranza che la Comunità Monatana insieme ai sindaci ed ai cittadini possa realmente impedire uno scempio su larga scala quale quello del totale sterminio dei corsi d’acqua del territorio della valle; questo dovrebbe essere proprio impedito per il famoso rilancio del turismo, della zootecnia e delle attività sportive sulle quali Signorelli ha dichiarato di voler puntare.
Lo scetticismo deriva dal fatto di aver assistito negli scorsi mesi a molte parole e proclami da parte di vari enti, tra i quali la stessa Comunità Montana e la Provincia di Lecco, che è bene ricordare ai cittadini valsassinesi è proprio l’ente competente al rilascio delle captazioni idrolettriche. Non vorremmo assistere ancora a fiumi di parole e atti puramente formali, privi di effetti concreti e che servono solo a salvare la faccia nei confronti dell’opinione pubblica.
A proposito dell’opinione pubblica è bene ribadire a tutti che oltre alla devastazione del territorio, per incentivare la realizzazione dei mini impianti idroelettrici, ciascun cittadino si trova a dover pagare delle maggiorazioni sulla propria bolletta e come se non bastasse l’Europa, come meglio specificato al punto seguente, sanzionerà l’Italia per la gestione dei corsi d’acqua.
Infatti informiamo che è in atto la procedura EU Pilot 6011/14/ENVI da parte della COMMISSIONE EUROPEA, Direzione Generale Ambiente tesa ad accertare, dietro specifici esposti presentati da vari soggetti, la corretta applicazione della Direttiva – quadro “Acque” 2000/60/CE, della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE e della Direttiva “VIA” 2011/92/UE, nei confronti del Governo.
Concludiamo col ricordare quanto enunciato dall’Articolo 9 della Costituzione, e soprattutto del recente pronunciamento del Consiglio di Stato (Cons. Stato, sez. IV, 29 aprile 2014, n. 2222), che ribadisce come il “paesaggio” sia bene primario e assoluto e che la sua tutela sia quindi prevalente su qualsiasi altro interesse giuridicamente rilevante, sia di carattere pubblico che privato.
Gli strumenti tecnici, normativi e di legge ci sono e vanno al di là della politica italiana, a servizio delle lobby e quindi il comitato auspica che ci sia anche una reale e concreta volontà da parte del presidente e del nuovo consiglio per preservare un territorio già duramente sfruttato
IL COMITATO “SALVIAMO I NOSTRI TORRENTI”