Il viaggio da Introbio a Monza tutto sommato è abbastanza breve, ma lei, Alessia, nell’ultimo fine settimana è come se avesse compiuto un giro del mondo, passando dagli studi tra Valsassina e Milano (obiettivo la laurea in Legge) al dorato mondo della F1 e delle categorie appena inferiori del grande automobilismo. Una due giorni all’autodromo, dopo aver partecipato ad una selezione un mesetto fa.
Alessia Artusi è la terza da destra in questa foto scattata a Monza
"I criteri di scelta erano abbastanza semplici – racconta la giovane introbiese – e in tutto erano tre: età tra i 20 e i 30 anni, possedere un diploma superiore ed essere alta almeno 1,75". Dopodiché, di certo la bella presenza non guastava e quella era un’altra carta (non dichiarata) che ad Alessia non mancava.
Ruolo: "Grid girl" (ci tiene a specificare che non si tratta delle famose "ombrelline" della MotoGP). In pratica, per ogni gara in programma nel week end motoristico c’era da seguire i piloti con bandiere nazionali e "Lollypop" (quei cartelli con numero e nome del concorrente). E poi l’onore più emozionante, ovvero la presenza sul podio (foto sotto) in occasione delle premiazioni.
"Non penso che diventerà la mia professione – confessa lei, che pensa intanto a prendere la laurea – anche se mi è già capitato di fare la hostess in qualche fiera e sono esperienze che non mi dispiacciono. Poi adesso arriva l’Expo e di occasioni non ne mancheranno certo…".
E’ aumentata la tua notorietà? le chiediamo dopo il week end monzese. "In realtà, tra tante ragazze vestite allo stesso modo, tutte con la coda e in pista col cappellino, a dire il vero anche chi mi conosceva già ha avuto difficoltà a individuarermi in TV nelle ore prima e dopo il Gran Premio. Ma non lo si fa per quello. E nemmeno per i soldi (siamo comunque pagate). A dirla tutta era una cosa che mi interessava, l’avrei fatta anche gratis".
Alessia insomma ha le idee chiare e non si monta la testa.
In questa pagina alcune immagini della sua esperienza a Monza e, sotto, una bella foto in Grigna.