In pratica, una sorta di "via di mezzo" tra il vero voto popolare e quello "esclusivo" che i più paventavano. Si è parlato infatti fino a ieri di un presidente della Provincia nominato dai soli sindaci: non sarà così. E non solo perché il "corpus" dei votanti sarà formato dai primi cittadini e da TUTTI i consiglieri dei vari paesi (minoranze comprese) ma anche perché vi sarà una "ponderazione" dei voti, dando peso pure ai centri più piccoli.
Da un’elaborazione realizzata da esperti del settore per LeccoNews emerge che i Comuni sotto i 3.000 abitanti (tutti quelli della Valsassina) esprimeranno circa un quarto dei voti, mentre l’unica città di oltre 30mila residenti (Lecco) peserà complessivamente per il 14% circa nell’elezione di Villa Locatelli. Con la differenza che quel 14% non andrà totalmente a un singolo candidato scelto dal solo Virginio Brivio, ma si dividerà con la possibilità (accordi esclusi) che una parte del "voto di Lecco" vada ad altri nomi. Per i comuni commissariati, il voto è espresso dal commissario – per ora l’unico caso è quello di Esino Lario, senza sindaco.
Ma chi potrà essere eletto presidente? A norma dell’art. 1 comma 60, della Legge 56/2014, sono eleggibili alla carica di presidente della Provincia i sindaci dei comuni della Provincia il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni. Per capirci, lo stesso Brivio o il primo cittadino di Ballabio Pontiggia NON saranno eleggibili in quanto i loro municipi sono vicini al rinnovo amministrativo. Le candidature devono essere sottoscritte da almeno il 15 per cento degli aventi diritto al voto, entro la data dell’8 settembre.
Ogni elettore (dunque sindaci e consiglieri di tutti i Comuni) vota per un solo candidato e il suo voto come detto è ponderato; vincerà ovviamente il candidato che conseguirà il maggior numero di voti "pesati" (con un complesso sistema basato su millesimi).
CONSIGLIERI – Sempre a norma del medesimo articolo (comma 69) sono eleggibili a consigliere provinciale i sindaci e i consiglieri comunali in carica dei Comuni della provincia, ma anche i consiglieri provinciali uscenti possono essere eletti. E’ escluso dall’elettorato passivo il presidente della Provincia uscente (Daniele Nava) in quanto dimissionario dalla carica.
E’ prevista la presentazione di liste, che dovranno essere sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto – ma il voto dei 1.095 elettori non verrà attribuito alle liste, bensì solo ai singoli candidati. Verrà quindi stilata un’unica graduatoria.
DURATA – Il consiglio provinciale dura in carica due anni ed è composto dal presidente della provincia e da 12 componenti nelle province con popolazione da 300.000 a 700.000 abitanti (Lecco, come altre 4 province lombarde).
GETTONI/INDENNITA’ – A norma dell’art. 1, comma 84 della L.56/2014 "gli incarichi di presidente della Provincia Consigliere Provinciale e di membro della assemblea dei sindaci sono a titolo gratuito".