Non è passato inosservato a molti il punto 13 tra quelli indicati dal presidente del consiglio Renzi in relazione alla riforma della Pubblica Amministrazione sul sito del Governo, con lo scopo di raccogliere – entro il 30 maggio – proposte, suggerimenti e indicazioni sul da farsi. Vi si legge, secco secco: "Abolizione della figura del segretario comunale”, insomma via il depositario della conoscenza giuridica delle forme, dei tempi in cui l’attività del Comune si deve svolgere per essere legale.
Una boutade forse, ma in Alta Valle la giunta comunale di Casargo ha comunque deciso d’inserire la discussione nell’ordine del giorno, recapitando la contrarietà della proposta negli uffici della capitale. Il segretario comunale è infatti indicato come storicamente parte integrante delle Autonomia Locali ed è "Il primo collaboratore dell’amministrazione eletta, svolge un ruolo centrale di garanzia e direzione complessiva dell’Ente". Inoltre "la sua abolizione lascerebbe l’Ente privo di una dirigenza apicale in possesso delle specifiche competenze professionali", scrive il sindaco Pina Scarpa a Renzi.
Difesa del segretario quindi in Alta Valsassina anche perché, più che una miglior definizione del ruolo e della figura professionale, sembra essere in atto la soppressione di una figura utile non solo nei grandi ma pure nei piccoli Comuni.