La firma prende spunto dal protagonista del celebre romanzo di Beppe Fenoglio, la storia ha poco a che vedere con la Resistenza ma l’autore lavora sulle metafore, partendo in realtà da una vicenda molto concreta – sulla quale stiamo compiendo le necessarie verifiche in vista di un articolo approfondito. Nel frattempo, ecco la lettera ricevuta oggi dalla nostra redazione:
Dopo essermi reso conto che la lotta di liberazione dal fascismo fatta nel ’45 non è stata sufficiente a debellare i regimi….ho pensato di riprendere a combattere, non già tramite fucili, ma tramite i mass media che sono più efficaci delle armi usate da noi altri al suon di Bandiera Rossa
Anche una volta i gerarchi godevano di favoritismi e privilegi e allora…mi chiedo se per caso non ci sia qualcosa del genere anche a Premana.
Dopo la zona industriale, alla partenza delle via per la valle dei Forni, ormai da mesi succede un fatto che, se non fosse di per sè uno spreco, potrebbe essere visto come un gioco. A spese della collettività il Comune di Premana ha installato una catena per impedire l’accesso ad alcune proprietà private e questa cosa a qualcuno non deve essere andata giù visto che da sempre i privati si devono arrangiare per tutelare i propri terreni.
Da qui il gioco di chi spacca la catena e il gioco del comune che la ripara a proprie spese; un gioco carino ma un po’ dispendioso forse.
Ma non c’è da stupirsi visto che una delle proprietà da tutelare è quella di un grosso papavero locale di Premana che gode di certi vantaggi tipici dei gerarchi di altri tempi.
Un saluto a tutti i vecchi compagni d’armi insofferenti a tutti i regimi
Partigiano Johnny
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