Numerosissimi gli sportivi che complice il bel tempo la scorsa domenica hanno raggiunto i Piani di Bobbio per una giornata sulla neve. Il comprensorio sciistico a monte ha retto bene l’enorme affluenza. Certo i tempi d’attesa per i bus navetta o per accedere agli impianti di risalita si sono un po’ dilatati ma nulla di tutto ciò ha potuto rovinare la giornata festiva a chi ha raggiunto le piste da sci barziesi. Anche la colonna di automobili formatasi in serata, per il rientro verso la Brianza e Milano, era prevedibile e inevitabile.
Ciò che invece ha fatto molto discutere sia residenti che turisti è stata la disponibilità di parcheggio. Barzio è stato letteralmente invaso da qualche migliaio di automobili, un colpo d’occhio di cui non si ha memoria. Le auto, una volta saturi i cinque parcheggi dedicati agli sciatori, sono state disposte lungo la provinciale, nel parcheggio sterrato accanto al PalaAcel, e di seguito sistemate ordinatamente nel prato della Conca Rossa. Infine gli ultimi fortunati hanno potuto abbandonare i propri veicoli lungo i marciapiedi del paese. Dopo di ciò, occupato anche l’ultimo centimetro calpestabile, circa 300 automobilisti sono stati invitati a trascorrere la domenica in un altro luogo.
Nell’immediato, considerando l’eventualità che da qui alla fine della stagione invernale si ripresenti l’affluenza record di domenica scorsa, è necessario rintracciare nuove aree già predisposte a parcheggio da destinare alle auto. Il pensiero di molti è andato al pratone in località Fornace-Sagra delle sagre, effettivamente rimasto inutilizzato in questi fine settimana. Scopriamo così che un piano per convoglaire il traffico in quel parcheggio è già stato elaborato dall’amministrazione comunale e dalle autorità di pubblica sicurezza, e nessun veto è stato posto dalla Comunità montana (l’ente che fino alla concessione di pochi giorni fa aveva voce sulla gestione dell’area).
La decisione ultima in questo senso spetta alle Imprese Turistiche Barziesi che oltre alla cabinovia e agli impianti di risalita gestiscono l’utilizzo dei parcheggi e i collegamenti. “Siamo consapevoli di questa situazione e stiamo lavorando per trovare soluzioni condivise con le amministrazioni ed allo stesso tempo economicamente percorribili” afferma Massimo Fossati, amministratore delegato di Itb. “Ci sono stati anni in cui si sarebbero potute predisporre soluzioni a problemi già ampiamente previsti, ora vanno affrontati nell’emergenza. Per essere chiari, al giorno d’oggi l’idea della telecabina Pasturo-Barzio non è più percorribile; l’utilizzo dell’area ‘sagra delle sagre’ invece è stata testata negli anni scorsi ma si è rivelata molto svantaggiosa per i tempi di percorrenza cui verrebbero costretti i bus navetta. Occorre prendere decisioni illuminate, vedendo nella quantità di gente che raggiunge la Valle per le piste da sci un’opportunità per rilanciare commercio e impresa”.
A lungo respiro Barzio attende anche l’installazione di circa 400 nuovi posti auto “regolari”. Il capitolo è inserito nel rinnovo di convenzione tra Comune e Itb per l’affidamento dei Piani di Bobbio di cui si attende ufficialità entro l’estate. 350 posti auto si ricaveranno dalla sistemazione dei prati attorno al PalaAcel, dove attualmente la conformazione naturale dell’area permette la sosta di circa 250 veicoli. Ulteriori 50 posti auto si otterranno all’allargamento di via Sant’Eustacchio;
Tale progetto mirerebbe infine a liberare gli 80 posti del parcheggio del mercato riservandoli a residenti o turisti interessati al centro paese e non alle piste.
Se alla conta si aggiungono le circa 150 auto che solitamente vengono lasciate lungo tutto il percorso della via provinciale, dalla tensostruttura al Carrefour di Cremeno, pare subito chiaro che gli interventi previsti non sono sufficienti per decongestionare il paese di Barzio nelle giornate di grande affluenza.
I problemi sono ancora lontani dal trovare una soluzione. Valsassinanews continuerà a mantenere alta l’attenzione su questo tema affinché il turismo possa continuare ad essere una risorsa importante per la comunità valsassinese.