Abbiamo letto e ascoltato una pagina evangelica di squisita bellezza che dice ancora oggi la tenerezza e la misericordia di Dio nei confronti di chi può cadere nell’errore. Il contegno dei farisei verso una donna sorpresa in errore è semplicemente perfido: appellandosi alla legge Mosaica che imponeva la lapidazione di quella donna, in realtà costringono Gesù a prendere posizione: “Tu che ne dici?”
Il contegno di Gesù è dapprima il silenzio e poi il gesto di mettersi a scrivere sulla sabbia il passo della scrittura dove si afferma che i nomi dei peccatori saranno scritti sulla sabbia, cioè che essi sono destinati alla morte. Questa è la sentenza della legge! Il suo gesto è un invito a iniziare la lapidazione…Ma pone una condizione: la prima pietra sia lanciata da chi è senza peccato! Una risposta piena di sapienza e di fine ironia, che porta i presenti a scegliere la via della viltà: uno dopo l’altro se ne vanno, incominciando dai più vecchi che erano i più severi e che avevano la coscienza presumibilmente più sporca… Alla fine non rimane più nessuno!
Scena davvero deliziosa, anzi addirittura divertente…
E la sentenza è chiara: la donna ha peccato, ma Gesù non è venuto a giudicare, ma a salvare!! La Sua sentenza non è di condanna, ma di perdono!!
L’episodio costituisce un grave ammonimento per tutti quelli che vogliono giudicare gli altri: giudichino se stessi, confessino i propri peccati e non si arroghino il personale diritto di giudicare, se non ne hanno l’autorità, che viene solo da Dio.
Ma la scena è anche fonte di consolazione e di gioia: tutti siamo peccatori, ma tutti possiamo essere “graziati” da Cristo, se abbiamo fede nella sua misericordia! Così Cristo si dimostra ancora una volta Signore della vita: vincitore sulla morte, donatore della vita!
Questa è la bella notizia di oggi: Gv. 8,1-11 !!