Non ci è dato verificare direttamente l’accaduto, ma la fonte (riservata) che ci ha passato l’allarme è più che attendibile. Per questo abbiamo informato i corpi dello Stato che si occupano di vicende del genere, segnalando a nostra volta il possibile rischio per animali e persone. Si tratta di "cappi" e fili metallici tesi, probabilmente da bracconieri, nei quali possono incappare escursionisti o comunque persone di passaggio – oltre agli ungulati che popolano la zona, probabilissimo oggetto della caccia, naturalmente illegale.
Chi ci ha fatto presente la situazione, a sua volta ha corso il pericolo di farsi del male e solo per caso se l’è cavata senza danni. Alle autorità preposte, ora, la richiesta di controllare.