A MARGNO IL RICORDO DI DON PIO. MA NON PIÙ IN QUEL DI MAGGIO



Una significativa celebrazione si terrà a Margno la sera del 30 gennaio alle 20,30 e vedrà protagonisti ancora una volta le corali di Primaluna e di Margno sotto la guida di Pietro Ossola e di Gianmichele Brena. la santa messa e l’ufficio dei morti saranno l’occasione per proporre alcuni dei canti tradizionali della liturgia funebre che sono stati recentemente riscoperti nelle ultime ricerche compiute proprio con la gente di Margno.

«Requiem aeternam», «Usque in vita mea», «Miserere» e le tradizionali arie sulle quali si cantavano le litanie dei santi, unitamente alla lingua latina, riportano indietro nel tempo e fanno riassaporare quella genuinità della liturgia che ha scavalcato i secoli portando speranza nelle generazioni della gente semplice di montagna.

Proprio di questa liturgia don Pio fu un testimone oltre che un tenace sostenitore e divulgatore della musica sacra. non c’era celebrazione solenne che non prevedesse il canto e la musica. molte anche le opportunità da lui sollecitate perché fossero momenti di incontro col sacro attraverso l’arte che meglio sa innalzare l’animo al divino.

“Purtroppo – annotano gli organizzatori – solo per la cronaca, quest’anno non avremo modo di ascoltare dall’organo che lui volle proprio nella sua ultima parrocchia, quella di Maggio, le note del suo amato Bach perché la parrocchia non ha più ritenuto opportuno ricordarlo in questa occasione: speriamo ci siano altre possibilità!. Da Margno, pertanto, quel segno di riconoscenza verso un uomo che tanto si è dedicato alla musica, in particolare quella sacra e d’organo, e che, a distanza di anni, forse bisogna davvero riprendere in considerazione per questi valori che ci ha trasmesso"

 

 

 

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