Sempre più persone si rendono conto che una caldaia a gas deve essere tenuta in buone condizioni, altrimenti si rischia, la vita nei casi più gravi, falcioata dal monossido di carnbonio. Tenere l’impanto in ordine inoltre aiuta a risparmiare sulla bolletta del gas, perché un impianto non efficente fa consumare di più.
Ecco i dati delle buone abitudini dei residenti negli 89 comuni della provincia di Lecco (Lecco città, essendo oltre i 30mila abitanti, fa per conto suo) siè verificata una significativa riduzione delle difformità complessive nell’ordine del 55% nel 2009, di un altro 55% nel 2010, del 45% nel 2011, 38% nel 2012 e 31% nel 2013 (dati al 30 settembre).
La mancanza di manutenzione è scesa al 12,4% nel 2012 ed è ulteriormente scesa all’8,3% nel 2013 (nel 2010 era al 17,6%). Sugli stessi impianti sono migliorate anche le difformità dei canali e delle canne fumarie, passando dal 6 % al 3,3%, e le irregolarità legate alla non idoneità del locale di installazione, scese dal 6,2% nel 2010 al 3,2%.
Sono stati inoltre riscontrati miglioramenti significativi sulle operazioni di manutenzione e controllo degli impianti con potenza inferiore a 35kW, le cosiddette “caldaiette unifamiliari”.
Il maggior rispetto nel sottoporre gli impianti termici a regolari operazioni di manutenzioni si riflette di conseguenza su una diminuzione delle sanzioni agli utenti previsti dalla legge (il minimo è 500 euro) scese da 229 (2011) a 137 (2012) e 85 (a settembre 2013).
L’assessore all’Ambiente Carlo Signorelli, inoltre, informa che giovedì 24 ottobre, presso gli Uffici provinciali, si è proceduto all’estrazione di 11 comuni che saranno maggiormente interessati dall’attività di ispezione sugli impianti termici nel 2014.
I Comuni estratti sono:
CORTENOVA
CRANDOLA VALSASSINA
CASATENOVO
VALMADRERA
DOLZAGO
DORIO
TORRE DE’ BUSI
PESCATE
LOMAGNA
PADERNO D’ADDA
COSTA MASNAGA